Definito da alcuni il "Tarča" della destra, ovvero il contraltare del principale e più seguito programma di approfondimento della televisione pubblica, "Panorama" è stato archiviato con l'avvicendamento del nuovo consiglio direttivo di RTV, che ha preferito puntare su altri programmi. Un cambio di passo che si verifica con ogni nuovo governo, ma che secondo l'SDS è andato ben oltre le rituali dinamiche di ricambio fisiologico. I 15 membri della squadra di "Panorama", fra giornalisti, produttori, assistenti di studio e tecnici, sono stati messi in aspettativa retribuita a partire dal primo gennaio. Una vendetta, secondo i deputati del partito di Janez Janša, che hanno voluto vederci chiaro. Prima dell'avvio formale dei lavori in commissione un risultato di compromesso, almeno parziale, era già stato raggiunto. Come ha riferito giovedì mattina in un comunicato RTV Slovenija, a tutta la squadra di "Panorama" è stato offerto un nuovo contratto, che in alcuni casi è già stato accettato. Una toppa cucita male, secondo il caporedattore responsabile della trasmissione, Rajko Gerič, che in commissione ha difeso il lavoro della sua squadra e sottolineato che in un caso c'è stato uno scatto al ribasso di 17 categorie salariali, motivo sufficiente, secondo lui, per un intervento dei ministeri del Lavoro e della Pubblica Amministrazione. Le retribuzioni erano fuori portata prima, hanno spiegato da RTVSLO, che nell'offerta contrattuale si è mossa in linea con le nuove esigenze dei processi lavorativi. Il deputato democratico Andrej Hoivik ha parlato di punizione e ha stigmatizzato il comportamento del nuovo direttivo impegnato, secondo lui, in un processo di de-janšizzazione più che di de-politicizzazione. Motivo per il quale, ha detto ancora Hoivik, è necessario una delibera chiara e definitiva della Corte costituzionale sulla nuova legge che regolamenta l'ente radiotelevisivo pubblico.
Valerio Fabbri