
Durante la seduta del Consiglio Economico-Sociale, i partner sociali hanno sospeso la discussione sulla proposta di legge per la digitalizzazione della sanità, a seguito di un acceso dibattito. I sindacati si oppongono fermamente alla proposta del governo, che prevede l'affidamento della gestione dei dati digitali a una società privata anziché al settore pubblico. La discussione riprenderà nella prossima seduta. La proposta di legge sulla digitalizzazione della sanità prevede la creazione di una documentazione sanitaria unificata in formato digitale, che sarà centralizzata in un sistema nazionale chiamato "eKarton". Verrà istituita anche una società per lo sviluppo e la manutenzione del sistema sanitario elettronico centrale (CeZIS). Se approvata, la legge obbligherà tutti i fornitori di servizi sanitari a caricare i dati nel sistema. La ministra della salute, Valentina Prevolnik Rupel, ha comunicato la difficoltà di trovare esperti informatici tramite concorsi pubblici, cercando soluzioni alternative. Ha inoltre dichiarato che nei prossimi giorni cercheranno modalità per rendere accettabile questa situazione per i partner coinvolti. Martina Vuk, della Confederazione dei sindacati del settore pubblico, ha espresso il disaccordo riguardo alla proposta di creare una società privata per gestire il sistema elettronico, sostenendo che il settore pubblico può farlo senza ricorrere a una società privata. La Confederazione ritiene che l'argomentazione del ministero sul difficile adeguamento dei salari nel settore pubblico sia infondata, poiché in altri settori sono stati aumentati. Vuk ha definito la soluzione proposta "completamente inaccettabile". Inoltre, ha sollevato preoccupazioni riguardo alla sicurezza dei dati sensibili gestiti da una società privata, citando il Garante per la protezione dei dati personali. Il Garante ha evidenziato che nessun altro paese dell'Unione Europea affida tali dati a una società privata, nemmeno se è di proprietà pubblica. Miro Smrekar, segretario dell'Associazione dei datori di lavoro, ha dichiarato che i datori di lavoro sono favorevoli alla digitalizzazione, ma ritengono cruciale garantire la sicurezza dei dati. Ha inoltre sottolineato che il mercato degli esperti informatici è competitivo e che i costi per assumere tali professionisti sono elevati.
Corrado Cimador