Tra i provvedimenti prorogati dal governo anche il divieto di assembramento e di spostamento tra i comuni, salvo eccezioni. Il Ministro dell'Interno Aleš Hojs ha precisato a proposito che le limitazioni che regolano lo spostamento tra comuni e quindi anche l'espatrio si applicano ai cittadini sloveni e anche ai cittadini stranieri con residenza fissa o provvisoria in Slovenia e hanno parenti nelle altre repubbliche ex jugoslave. La scorsa settimana colonne chilometriche si erano registrate ai confini con la Croazia, Hojs ha citato come esempio Obrežje. Tra quanti attendevano per il passaggio della frontiera molti cittadini stranieri residenti in Slovenia, convinti che le limitazioni non valessero per loro, sia per quanto riguarda lo spostamento tra comuni che tra stati e si sono quindi trovati sprovvisti di autocertificazioni o certificati per giustificare i motivi del viaggio. Si tratta in prevalenza di persone dirette o provenienti dalla Bosnia ed Erzegovina, ma anche da altri paesi. In caso di violazione dei provvedimenti limitativi, lo ricordiamo, scattano sanzioni. Il ministero dell'interno è tornato a sconsigliare viaggi all'estero. Tra le eccezioni per il passaggio della frontiera, oltre al libero transito per i lavoratori frontalieri, una riguarda i cittadini sloveni proprietari o affittuari di immobili o imbarcazioni in Croazia e anche lo scorso fine settimana, in coincidenza con il ponte festivo si sono registrati incolonnamenti ai valichi, segno che sono in molti, per non dire troppi, ad approfittare di questa deroga. Per quanto riguarda le sanzioni per chi non rispetta il divieto di spostamento tra i comuni e quello di assembramento, da segnalare che ora anche le guardie municipali, oltre a polizia e ispettorato sanitario, sono autorizzate a portare avanti i procedimenti di infrazione e a multare quanti violano questi provvedimenti.
Delio Dessardo