Nonostante la bora, in nottata non sono state segnalate ulteriori difficoltà, ha detto il responsabile capo delle operazioni notturne, Boris Peternelj, precisando che il rogo non è stato spento, è però sotto controllo. Sul posto 420 tra pompieri e personale della protezione civile, provenienti da diverse regioni della Slovenia. Giunti sul luogo dell’incendio, inoltre, membri di altri servizi di protezione e soccorso, dell'esercito sloveno, della polizia e della Croce Rossa.
In giornata si cercherà di concludere le operazioni di spegnimento, sempre secondo Peternelj al momento non si segnalano nuovi focolai attivi, bruciano ancora circa 100 ettari di terreno.
"L'importante è che l'incendio non si stia propagando ulteriormente e che sia domato", ha affermato il Comando regionale della protezione civile del Litorale settentrionale. "Nonostante i vigili del fuoco stiano lottando contro le fiamme su due fronti", ha aggiunto il Comando, "nella notte l’intensità del rogo diminuisce per via della maggiore umidità e delle temperature più basse".
Il capo della protezione civile, Srečko Šestan, ha confermato che la situazione sta migliorando e che l’intensità dell'incendio è diminuita. Per quanto riguarda il pericolo di deflagrazione di ordigni inesplosi della Prima guerra mondiale, Šestan ha spiegato che la zona dell'incendio è lontana dal fronte dell'Isonzo e che nell'area in passato sono già scoppiati altri roghi. Tuttavia, ieri mattina il fuoco ha provocato un'esplosione.
Il premier, Robert Golob, anche facente funzioni di ministro della Difesa, si recherà oggi sul luogo dell'incendio. Sarà informato riguardo l'operato dell’unità aerea antincendio, gestita dalla protezione civile, e assisterà allo scarico d'acqua dei due air tractor, da poco acquistati dalla Slovenia, che raccolgono l'acqua nel Golfo di Trieste. Per la prima volta nella storia della Slovenia indipendente sono quindi stati usati aerei antincendio di proprietà della Slovenia, fondamentali per limitare le fiamme, ha detto Leon Behin, direttore generale della protezione civile. In meno di un’ora i due air tractor sono riusciti a scaricare 150 metri cubi d'acqua. I piloti sono tutti stranieri, ha spiegato ancora Behin, i due sloveni formati e addestrati al momento non hanno ancora abbastanza ore di volo per poter svolgere autonomamente operazioni così impegnative.