A moderare l’incontro è stato Peter Frankl, redattore responsabile del quotidiano d’economia Finance, questi ha spiegato che gli appuntamenti denominato “forum per lo sviluppo” si stanno susseguendo da oltre 20 anni con lo scopo di affrontare le problematiche territoriali legate allo sviluppo economico di determinate aree del paese. Nel suo intervento il sindaco di Capodistria Aleš Bržan ha affrontato quello che e' uno dei problema principale degli ultimi anni, ovvero la siccità e la ricerca di soluzioni a medio e lungo termine “senza acqua non c’è sviluppo” ha affermato; stiamo proseguendo nella ricerca di soluzioni con numerosi e periodici incontri con il gruppo di lavoro del Ministero dell’ambiente. “Mi posso dire cautamente ottimista” le soluzioni a breve termine sono state trovate, come quella che prevede il collegamento degli acquedotti di Muggia e del Risano nella località di Santa Barbara e soprattutto i lavori di manutenzione effettuati per limitare le perdite d’acqua dalle condutture. Bržan, spiegando che le soluzioni a lungo termine vanno ricercate nell’individuazione di serbatoi e bacini idrici. Tra i temi affrontatati da Bržan che coinvolgono anche il Comune di isola, con il Sindaco Danilo Markočič presente all’incontro, vi è anche l’opera di ristrutturazione del tratto di costa che si estende tra Giusterna e Isola che richiederà uno sforzo congiunto. Mitja Dujc, direttore del terminal passeggeri del Porto di Capodistria-Luka Koper, ha sottolineato come un solo terminal passeggeri su 12 terminal merci è in grado di contribuire allo sviluppo dell’intero porto capodistriano. Il 2011 è stato l’anno record per il numero di navi passeggeri che si sono fermate a Capodistria, 78, mentre nel 2019 abbiamo registrato un numero record di passeggeri, ovvero 115 mila. In seguito al calo determinato dal covid, i numeri di quest’anno indicano una netta ripresa, ha detto Dujc, spiegando che fino alla conclusione della stagione, pevista a novembre, le navi da crociera a Capodstria saranno in tutto 66. Dujc ha poi spiegato che in base alle previsioni i numeri segnati nel 2019 potrebbero essere raggiunti nuovamente tra cinque anni. “Non è assolutamente nostro obiettivo diventare come Ragusa o Venezia” ha detto Dujc spiegando che in collaborazione con le autorità municipali andranno ricercate soluzioni sostenibili, ovvero non più di 80 navi passeggeri all’anno.

Dionizij Botter

Foto: Radio Capodistria/Dionizij Botter
Foto: Radio Capodistria/Dionizij Botter