Foto: Radio Capodistria/Lara Drčič
Foto: Radio Capodistria/Lara Drčič

I tre candidati del partito alle prossime politiche , già deputato di questa legislatura, candidato a Capodistria centro, Maja Tašner Vatovec, in corsa per l'entroterra capodistriano e Ancarano, e Alan Medveš a Isola, hanno dialogato con un gruppo di connazionali isolani, tirando un bilancio del lavoro svolto nell'ultimo mandato dal partito Levica - Sinistra in Parlamento e presentando il programma elettorale per le prossime politiche. Un documento articolato in circa 100 pagine dove le priorità continuano ad essere il welfare, il lavoro e l'uguaglianza.

I candidati della sinistra si sono detti molto sensibili, e interessati, alle esigenze e alle richieste della comunità nazionale italiana sul territorio. Per Matej T. Vatovec uno degli aspetti fondamentali per una pacifica convivenza su un territorio nazionalmente misto è il dialogo. "Credo che la convivenza fra differenti popoli, ma soprattutto tra quello sloveno e quello italiano, sia un aspetto imprescindibile del nostro territorio. Sono anche consapevole dei problemi che affronta quotidianamente la comunità nazionale italiana - ancora Vatovec - anche grazie all'esperienza maturata in seno alla Commissione per le nazionalità della Camera di Stato. Sono problemi questi che si trascinano avanti da una ventina di anni, lo vedo anche nella vita quotidiana, sono problematiche serie che vanno affrontate e risolte. Sono fiducioso che nella prossima legislatura come partito saremo numericamente più forti, e presteremo assolutamente attenzione anche alle problematiche della comunità nazionale italiana."

I candidati della Sinistra si sono detti favorevoli ad una legge quatro di tutela della CNI, maggiore tutela per i programmi italiani di Radio e Tv Capodistria nonchè di portare avanti la battaglia contro la logica dell'austerity che in questi anni ha tagliato i finanziamenti anche per le minoranze. In rappresentanza del gruppo di connazionali isolani presenti all'ìncontro Marko Gregorič. "Sono dell'idea che la comunità nazionale italiana nel suo complesso - rileva - non debba schierarsi apertamente, ma debba ascoltare e dialogare con tutti quei partiti politici che hanno la volontà di farlo con noi. Reputo questo incontro molto positivo ed utile, che ha fornito molti spunti interessanti." (ld)