Le forti precipitazioni di dicembre e i continui sbalzi di temperature hanno provocato, nelle scorse settimane, lo smottamento di 2 mila metri cubi di terreno nella riseva naturale di Strugnano. La frana ha interessato una parte della falesia nella baia di Santa Croce, una delle più belle della fascia costiera.
"La situazione non è preoccupante, ci dice il direttore del Parco naturale di Strugnano Robert Smrekar, non si tratta di una situazione allarmante soprattutto bisogna tener conto della sicurezza dei visitatori. Il processo di erosione della falesia è continuo; nei mesi invernali è più intenso, d'estate meno. I visitatori che in estate vengono a fare il bagno in queste zone devono tener conto che il rischio è sempre presente, devono fare attenzione a non fermarsi in quelle zone dove la falesia è estremamente ripida perciò anche il pericolo di caduta di rocce, di detriti, di rami e alberi è più accentuato."
Oltre a rivolgere un appello alla prudenza a tutti i visitatori del parco, il direttore Smrekar ribadisce che l'ente non intende sanare queste aree, che la natura deve fare il suo corso.
"Torno a ripetere è un processo naturale, noi non abbiamo intenzione di fare nessun lavoro di risanamento di questo fenomeno che anzi è interessante per noi anche dal punto di vista scientifico. Sono sicuro anche che il processo continuerà, anzi i recenti studi che abbiamo fatto assieme la Facoltà di geologia di Lubiana mostrano che in breve succederanno altri fenomeni simili nella stessa località e perciò desidero sottolineare che questa è una zona che è ancora rischio e io appello a tutti i visitatori di non andare in queste zone perché adesso non è opportuno farlo." (ld)