Il Ministero per la coesione e lo sviluppo regionale garantisce che verrà presentata entro i termini stabiliti, che scadranno tra meno di due settimane. La Slovenia ha stimato i danni diretti e i costi per l'opera di sanamento in 9,9 miliardi di euro. Il governo ha effettuato ad inizio ottobre una valutazione globale delle conseguenze della calamità naturale, valutazione di fondamentale importanza per poter attingere dai fondi di solidarietà comunitari. La richiesta va inoltrata alla Commissione europea entro 12 settimane dalle alluvioni, in questo caso al più tardi entro il 27 ottobre. La presidente dell'esecutivo comunitario, Ursula von der Leyen, in visita ad agosto nelle aree maggiormente colpite dalle alluvioni, come Črna na Koroškem, aveva annunciato nell'occasione che tra quest'anno e il prossimo la Slovenia potrà avere a disposizione fino a 400 milioni di euro di aiuti, 100 milioni già entro il 2023. Se la richiesta verrà formulata in maniera argomentata e dettagliata i fondi europei arriveranno in tempi rapidi e dovranno venir utilizzati entro 18 mesi. I servizi competenti hanno valutato i danni suddividendoli in nove categorie, che vanno dai danni all'infrastruttura ai costi per gli interventi di soccorso e sanamento. L'ammontare maggiore, 3,32 miliardi di euro riguarda i corsi d'acqua e i sistemi di sicurezza contro le inondazioni, 1,92 miliardi i danni causati da frane e smottamenti, 1,36 miliardi le conseguenze per le strade. Poi quasi un miliardo di danni per l'economia e oltre 700 milioni per gli edifici abitativi. I provvedimenti per il sanamento delle aree colpite dalle alluvioni sono contemplati anche dalla proposta di bilancio per il 2024. I mezzi verranno garantiti da nuove fonti, come quelle dell’apposito fondo europeo, dal contributo di solidarietà obbligatorio e attraverso una ridistribuzione delle finanze all'interno del bilancio dello stato.
Delio Dessardo