Durante l'incontro a Žalec con i sindaci, gli imprenditori e i rappresentanti delle organizzazioni non governative, il premier Robert Golob ha confermato che i cittadini colpiti dalla catastrofe di inizio agosto riceveranno entro la fine di novembre gli anticipi per il risanamento degli edifici abitativi danneggiati dalle alluvioni. Il governo ha infatti deciso di apportare modifiche alla legge di intervento per accelerare i tempi. Finora i comuni della Savinja hanno ricevuto 20 milioni di euro per i lavori più urgenti. Per quanto riguarda i cittadini, sono 6 mila quelli che hanno denunciato danni agli immobili. Il governo, assieme ad un gruppo di esperti, preparerà una lista degli edifici pericolanti, quindi non sicuri per abitarvi, i loro proprietari avranno diritto a costruzioni sostitutive. Golob ha sottolineato che per la prima volta nella storia lo stato si è fatto carico del rimborso dei costi di intervento e degli anticipi ai comuni e all'economia. In merito alla proposta di legge sulla ricostruzione e lo sviluppo, alla quale il governo sta lavorando, Golob ha detto che quando andrà in pubblico dibattito coinvolgerà anche l'Associazione dei Comuni della Slovenia, che avranno quindi voce in capitolo nella definizione del testo finale. Il capo del servizio governativo per la ricostruzione post alluvioni, Boštjan Šefic, ha rilevato che alcune misure contemplate dall'attuale legge di intervento sono carenti e che vanno adottati nuovi provvedimenti, volti ad assicurare una soluzione abitativa a quanti hanno perso le proprie case. Šefic ha poi sollecitato per il futuro una migliore comunicazione con i sindaci. Il Ministro dell'infrastruttura, Alenka Bratušek ha ricordato che dopo le alluvioni nella regione della Savinja è stato necessario ripristinare la viabili5ta' su oltre 500 chilometri di strade. Per quanto riguarda i corsi d'acqua, in alcuni casi ci sono stati dei ritardi, il sanamento non è andato avanti con la rapidità voluta; pertanto, nei prossimi giorni si verificherà cosa andrà ancora fatto entro l'anno. In ogni caso sono già stati chiusi 110 cantieri, il che significa che nel complesso l'opera di sanamento ha funzionato a dovere. Da segnalare infine che sono 1.173 le aziende della regione che hanno denunciato danni a causa dalle alluvioni, per un ammontare di quasi 410 milioni di euro.
Delio Dessardo