Giornata all'insegna della solidarietà in Slovenia per aiutare coloro che sono stati colpiti dalle devastanti alluvioni.
La partecipazione è andata oltre le aspettative. Secondo i dati della protezione civile sono stati circa 12 mila i volontari sul campo che si sono registrati sull'applicazione Poplave 2023, per dare una mano nelle operazioni di pulizia e sanamento nelle zone devastate dal maltempo. Il maggior numero di volontari, tra cui anche tanti provenienti dalla nostra regione, sono stati inviati in Carinzia e nella valle della Savinja.
Nelle zone alluvionate si è recato anche il primo ministro Robert Golob assieme ad alcuni ministri. "In questo momento è fondamentale accelerare le procedure di accertamento dei danni, perché soltanto così il governo potrà aiutare chi è stato colpito da questo disastro", ha detto il premier annunciando a breve una legge di intervento. Per giovedì è stato annunciato un Consiglio dei ministri per decidere i nuovi provvedimenti.
Golob nel corso della giornata ha visitato i comuni di Komenda e Mengeš. A Komenda è stato danneggiato l'80% delle abitazioni. Secondo alcune stime l'alluvione ne ha danneggiate in tutto il paese tra le 10mila e le 15mila di cui un migliaio quelle completamene inagibili. Chi ha perso tutto, avrà la precedenza ha detto Golob.
A Mengeš è andato completamente distrutto l'asilo comunale, si cercando vani sostituitivi per riattivare la scuola materna.
L'alluvione ha distrutto molti ponti, ha però ancora rafforzato i legami tra la gente" ha detto invece in un messaggio, la presidente della Repubblica Nataša Pirc Musar.
E da mercoledì 16 agosto sarà il Ministero della salute, in collaborazione con l'Istituto nazionale di sanità pubblica, ad organizzare e coordinare l'assistenza psicologica per i residenti delle aree colpite, che non sarà più di competenza della protezione civile e degli psicologi volontari. Finora circa 300 persone hanno avuto bisogno di supporto psicologico.
Lara Drčič