La Slovenia celebra la Giornata della statualità a ricordo della proclamazione solenne dell'indipendenza, 33 anni fa, quando l'allora Assemblea approvò i documenti fondamentali che portarono al definitivo distacco dall'ex federazione jugoslava. Tre cerimonie ieri, quella centrale in Piazza del Congresso a Lubiana, con discorso della Presidente della Repubblica, Nataša Pirc Musar. Nel suo intervento ha posto in rilievo l'importanza di essere comunità, della solidarietà e dei valori che devono essere all'ordine del giorno. Ha invitato ad una maggiore coesione, a garantire una società solidale, che abbia a cuore la tutela dell'ambiente, tema di grande attualità a livello globale, che sappia confrontarsi con la storia attraverso rapporti ben definiti, che si schieri in maniera decisa per la difesa dei diritti umani. Ha invitato anche a sostenere un referendum sul secondo blocco della centrale nucleare di Krško. Soffermandosi sui tragici eventi della Seconda guerra mondiale e dell'immediato dopoguerra ha ricordato i suoi appelli per una vera riconciliazione, che possa permetterci di accettare la storia così com’è, non in maniera selettiva, con una distanza critica, che ci renda capaci di capire tutto quello che è successo nel passato. Parlando di temi ambientali ha evidenziato che per tutelare la natura dobbiamo abituarci a rinunciare a qualcosa, imparando a ad avere di meno ma vivere meglio; non possiamo pensare ad uno sviluppo della comunità senza un ambiente sano e pulito. Per tale motivo bisogna affrontare con la massima serietà la transizione verde e sostenere tutti gli sforzi diretti a cambiare le nostre abitudini quotidiane. Nataša Pirc Musar ha chiuso l'intervento avvertendo, in riferimento alle gravi tensioni internazionali, che il mondo rischia la più grave tragedia dopo la Seconda guerra mondiale; "possiamo evitarla soltanto assieme, unendo gli sforzi per la pace". Presenti alla cerimonia centrale in Piazza del Congresso i massimi esponenti del mondo politico e istituzionale, contrariamente alle numerose celebrazioni del passato non si sono registrate defezioni. L'evento è stato preceduto dalle sessioni solenni del Consiglio di Stato, nel pomeriggio, e della Camera di Stato. Il discorso in Parlamento è stato tenuto dalla vicepresidente, Meira Hot, la quale ha evidenziato che il cammino verso l'indipendenza della Slovenia è stato impervio, incerto, ma chiaro. "Abbiamo impresso nella memoria il coraggio dimostrato oltre 30 anni fa, La giornata della statualità", così Meira Hot, "che chiede di tener conto dei propri errori, per i quali ne' la politica di destra, ne' quella di sinistra hanno il diritto di escludere, bensì hanno il dovere di collaborare nella guida del paese". Presenti alla seduta solenne, oltre ai deputati, anche alcuni delle passate legislature, la Presidente della Repubblica Nataša Pirc Musar e il Presidente del Consiglio di Stato, Marko Lotrič, esponenti di spicco delle istituzioni statali e del corpo diplomatico, nonché' alcuni ministri, ex Capi di Stato e del Parlamento. Notata invece l'assenza del Presidente del governo, Robert Golob, poi presente in Piazza del Congresso. Dalla Camera di Stato hanno fatto sapere di aver ricevuto una giustificazione del premier, che non ha però spiegato i motivi della mancata adesione.
Nella ricorrenza, il premier Golob ha rivolto un messaggio alla cittadinanza, invitandola a celebrarla con orgoglio per quanto raggiunto attraverso l'indipendenza. Non siamo un paese grande, ma dimostriamo di essere in grado di competere con grandi visioni, ha detto. Un messaggio per la giornata della statualità è arrivato dagli Stati Uniti, inviato dal Segretario di stato Antony Blinken. Ha auspicato che l'amicizia che lega i due paesi duri ancora molti anni, ricordando che dall'indipendenza la Slovenia si è affermata come leader regionale e mondiale, sostenendo la stabilità dei Balcani occidentali e svolgendo un ruolo importante come membro della NATO.
Delio Dessardo