Una comunità da sempre discriminata, ha rilevato Jožek Horvat Muc presidente dell'Unione dei rom della Slovenia, oggi più che mai messa a dura prova dall'emergenza coronavirus. Senza acqua potabile e elettricità i campi nomadi, soprattutto della Dolenjska, Bassa Carniola, possono potenzialmente diventare focolai del virus, una situazione esplosiva difficilmente gestibile.
Un'allerta sociale che è stata sottolineata anche dal presidente del Forum dei consiglieri rom Darko Rudaš che ha spiegato come nella ricorrenza della Giornata mondiale non ci sarà la tradizionale cerimonia ma singoli eventi e iniziative tramite le pagine social delle varie associazioni. Prevista anche una videoconferenza tra i consiglieri al seggio specifico destinato ai rom nei consigli comunali, Ufficio nazionalità, Polizia, comuni e altre istituzioni per prendere in esame lo status della comunità rom nel suo complesso, priorità alle criticità negli insediamenti illegali della Slovenia sudorientale che non hanno accesso, come dicevamo, all'acqua potabile.
I rappresentanti rom avevano rivolto un appello al Governo affinchè trovasse una soluzione, installando per esempio dei serbatori per l'acqua potabile negli insediamenti. Ad oggi solo una famiglia è stata approvvigionata. Appello anche al Ministero dell'istruzione affinchè gli alunni rom provenienti dalle zone più disagiate non siano esclusi dalla didattica a distanza.
Quando e perchè viene istituita la Giornata mondiale dei rom? Lo abbiamo chiesto a Alexian Santino Spinelli docente di lingua e culturà romani, musicista e alto rappresentante dell'Unione internazionale dei rom. "L'8 aprile è la Giornata mondiale dei rom, sinti, manouches, kalè, Romanichals, della popolazione romanì e ricorda il primo incontro dopo sei secoli di storia dei Rom di tutta Europa e di tutto il mondo a Londra appunto l'8 aprile 1971 per questo grande convegno mondiale. Spero che per la nostra gente in questo periodo difficile ci sia la possibilità di poter promuovere l'arte e la cultura e una migliore partecipazione sociale interscambio con gli altri gruppi etnici. Questo è il mio augurio . Spero che gli uscire fuori al più presto da questa situazione disastrosa che è la pandemia da cronavirus auguro a tutti gli amici in ascolto e alle loro famiglie di essere sani fortunati nella lingua romanì." (ld)