Festività di fine anno come pausa di riflessione per il governo sloveno, che in questi giorni non ha programmato riunioni; il Consiglio dei ministri tornerà a riunirsi nuovamente in sessione ordinaria dopo il nuovo anno. Previsto inoltre un vertice della coalizione per armonizzare e coordinare il programma di lavoro nel 2024, integrando il protocollo di cooperazione. Restano in cantiere importanti riforme che quest'anno non si è riusciti a portare a termine e che hanno alimentato tensioni all'interno della maggioranza. Tra queste ci sono i cambiamenti nel settore sanitario, che, secondo le assicurazioni del primo ministro Robert Golob restano la priorità del governo, gli ulteriori passi nella riforma del sistema retributivo nel pubblico impiego, i sindacati premono per una eliminazione delle disparità' salariali, poi la riforma delle pensioni, quella giudiziaria e fiscale. I passi del governo riguarderanno in buona parte anche il programma di sanamento dopo le catastrofiche alluvioni di inizio agosto. Contestualmente verranno apportate modifiche o integrazioni al protocollo che regolamenta la cooperazione all'interno della coalizione. Si tratta di definire, tra l'altro, un migliore coordinamento nella messa a punto delle proposte di legge, prima che vengano sottoposte alla procedura parlamentare. Un confronto sarà necessario in quanto soprattutto dalle file dei partner minori della coalizione, Socialdemocratici e Sinistra, sono più volte giunte critiche indirizzate al Movimento Libertà critiche secondo cui le proposte legislative del governo sono approdate in Parlamento non ancora pienamente coordinate all'interno della maggioranza, secondo una procedura rapida, abbreviata o urgente, non ordinaria, riducendo drasticamente la possibilità di ulteriori modifiche o emendamenti ai testi di legge. Si cercherà di risolvere questo problema con un accordo di coalizione che impegni i partner ad armonizzare gli elementi chiave, ovvero gli obiettivi delle singole proposte di legge prima ancora della stesura effettiva, quindi già prima dell'esame da parte del governo, evitando così che arrivino incomplete alla Camera di Stato.
Delio Dessardo