Foto: EPA
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Deana Potza dell’ispettorato sanitario ha detto di non poter ancora esprimersi sui casi specifici relativi alle denunce di ipotetiche irregolarità nel seguire le liste redatte in base a precisi criteri di anzianità e vulnerabilità, visto che le indagini sono ancora in corso, ricordando anche che secondo la nuova strategia vaccinale le eccezioni sono più numerose rispetto alle settimane precedenti.

"Ogni caso deve essere trattato individualmente, cosa che ovviamente facciamo con ogni domanda. Tra i motivi per cui un individuo più giovane può essere vaccinato prima, ad esempio, ci possono essere il minore interesse per la vaccinazione registrato a livello locale o la mancata risposta di coloro che sono stati invitati a farla. Abbiamo informazioni, ad esempio, che alcuni non rispondono anche dopo ripetute chiamate, e il vaccino deve essere utilizzato, in quanto attualmente è il liquido più prezioso del pianeta", ha spiegato la Potza.

Secondo la strategia di vaccinazione attuale, devono essere tenuti due elenchi separati di individui da vaccinare e l'inserimento dei dati sulla vaccinazione avvenuta deve essere fatto obbligatoriamente entro 48 ore. Questi elenchi sono frutto delle segnalazioni che vengono fatte dai medici di base che tengono conto delle indicazioni del governo per fasce di priorità ed età. Bisogna, quindi, rivolgersi a quest’ultimi per essere inseriti nelle liste e per avere informazioni riguardo la tempistica, che viene influenzata comunque dalla disponibilità dei vaccini sul territorio e dalla tipologia del prodotto che viene distribuito.

In ogni caso le multe previste su questo fronte in caso di violazioni accertate variano da 4.000 a 100.000 euro per la persona giuridica e da 400 a 4.000 euro per le persone responsabili.

Barbara Costamagna