Si inasprisce la protesta dei giudici. Il comitato direttivo dell'Associazione che rappresenta la categoria, ha adottato diverse decisioni sull'estensione delle attività, in quanto il governo non ha attuato la sentenza della Corte costituzionale sugli stipendi dei giudici. Dal 10 al 24 gennaio in segno di protesta affronteranno soltanto i casi urgenti, mentre il premier Robert Golob e il Ministro della Giustizia Dominika Švarc Pipan sono stati invitati a dimettersi. I giudici avvieranno la protesta straordinaria in occasione dell'anniversario dell'impegno di alto profilo del capo del governo, così la categoria, sul "lieto fine" della questione con la promessa di 600 euro lordi aggiuntivi di indennità per gli stipendi dei giudici. Nel periodo della protesta, il lavoro verrà di conseguenza adeguato, verranno affrontati atti procedurali solo nei casi richiesti dalla legge. Ciò significa, tra le altre cose, che i giudici possono annullare udienze già convocate o altre in fase di programmazione. Inoltre, niente sessioni per le Corti di appello. Questo giovedì, lo ricordiamo, giudici e procuratori hanno organizzato un'ora di protesta proprio contro il mancato aumento dei salari. Un aumento, come detto, che il governo avrebbe dovuto già applicare in seguito a una relativa sentenza della Corte costituzionale. Il premier Golob aveva chiesto alla categoria di attendere in vista di una riforma più ampia del sistema salariale in tutto il settore pubblico.
Delio Dessardo