La Camera di Commercio ha richiesto la reintroduzione da parte del Ministero del Lavoro della misura dell’aspettativa dal lavoro dopo che l’export, soprattutto quello con la Germania ha subito un brusco calo. La Camera ha fatto sapere che nelle ultime settimane sono moltiplicati gli appelli dei loro membri, imprenditori e artigiani preoccupati dalla situazione economica globale. “Sono soprattutto le aziende che esportano in Germania a percepire le conseguenze del calo della domanda, un rallentamento delle attività viene sentito ora pure in Slovenia e lo testimoniano gli ultimi dati sul calo della produzione industriale del 7,9 per cento, uno dei maggiori in Europa” è quanto si legge nel comunicato diramato dalla Camera di Commercio. La misura dell’aspettativa, secondo la Camera, potrebbe trattenere i lavoratori e attivarli non appena si presentassero le condizioni, ovvero un incremento della domanda. La Germania in questo momento si trova in recessione e sta condizionando le attività industriali, soprattutto quelle delle piccole imprese. Ma pure l’innalzamento dei tassi d’interesse è un fattore che condiziona pesantemente il clima generale determinando un calo della domanda anche da parte delle famiglie. Il Presidente della Camera di Commercio, Blaž Cvar, nella lettera inviata al Ministro Mesec ha rinnovato la richiesta dell’introduzione della misura dell’aspettativa “per permettere ai datori di mantenere in organico i dipendenti e impiegarli in un secondo momento”, Cvar ha inoltre fatto notare che la pandemia ha messo in evidenza la difficolta di trovare i lavoratori qualificati una volta che questi hanno già abbandonato un determinato settore lavorativo.
Dionizij Botter