Foto: Valerio Fabbri/Radio Capodistria
Foto: Valerio Fabbri/Radio Capodistria

Dai campi profughi dell’Egitto a Lubiana per continuare a sognare, grazie a cure specializzate e a un ambiente sereno cui altrimenti non avrebbero accesso. Perché nessun bambino, e nessun essere umano più in generale, merita di vivere questi traumi, e anche se il futuro rimane sempre incerto, un po’ di sollievo può aiutare. E’ questo l’obiettivo del progetto di riabilitazione dei bambini vittime della guerra a Gaza, portato avanti già da alcuni anni dalla fondazione di Danilo Türk che, in collaborazione con il ministero degli Affari Esteri e la Caritas slovena, questa volta ha deciso di dare speranza a dieci giovani vite. Per Golob è diventato anche un modo per dare un aiuto concreto dopo le promesse e gli impegni dei mesi scorsi con i colleghi di Giordania ed Egitto. Il più piccolo dei dieci giovani ospiti ha quattro anni, alcuni hanno arti amputati, tutti necessitano di cure mediche intensive e di percorsi riabilitativi che prevedono anche un sostegno psicologico, assicurati per i prossimi 40 giorni in questo centro d’eccellenza. Come ha spiegato il premier, la Slovenia è impegnata a sostenere i residenti di Gaza anche con contributi finanziari, ma le storie ascoltate ancora oggi all’URI Soča sono scioccanti. Quello che più sta a cuore a Golob, però, è la possibilità di offrire la prospettiva di un presente migliore ai bambini palestinesi, sia pure nell’incertezza di un futuro che rimane sempre drammatico. E la situazione a Gaza così come in tutto il Medio oriente sarà il tema principale dei colloqui con il presidente americano Joe Biden, ha concluso Golob prima di dirigersi verso Washington.

Valerio Fabbri

Il segretario generale dell'Agenzia delle Nazioni unite per il soccorso e l'occupazione dei profughi palestinesi nel vicino oriente (NWRA), Philippe Lazzarini. Foto: Valerio Fabbri/Radio Capodistria
Il segretario generale dell'Agenzia delle Nazioni unite per il soccorso e l'occupazione dei profughi palestinesi nel vicino oriente (NWRA), Philippe Lazzarini. Foto: Valerio Fabbri/Radio Capodistria
la ministra degli Esteri, Tanja Fajon. Foto: /Valerio Fabbri/Radio Capodistria
la ministra degli Esteri, Tanja Fajon. Foto: /Valerio Fabbri/Radio Capodistria