Foto: DZ/Matija Sušnik
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Ancora una volta si ripete l'aforisma secondo il quale una settimana è un tempo davvero lunghissimo in politica. Golob ha risposto alle questioni sollevate dall'opposizione, che si sono concentrate su licenziamenti annunciati in aziende dei territori, stato di salute del settore pubblico, ritardi nella costruzione della clinica oncologica di Maribor e tassazione degli immobili. Temi che sembrano già consegnati al passato politico, nonostante siano di un'attualità stringente, come dimostrano anche i nuovi licenziamenti in atto nella società di attrezzature invernali e sciistiche Alpina. Golob ha comunque risposto colpo su colpo. Per quanto riguarda il settore pubblico, solo ieri è stata approvata a maggioranza la riforma del sistema salariale, un risultato rivendicato come un successo promesso in campagna elettorale, e largamente necessario perché aggiorna un sistema rimasto intatto per 16 anni. In merito al ritardo di oltre un anno sull'ammodernamento dell'Istituto di oncologia di Maribor, il premier ha ricordato le dimissioni del direttore dell'Ufficio per gli investimenti sanitari, un'assunzione di colpa che quindi, secondo lui, esula dalla politica. Di fronte ai quasi 1500 posti di lavoro che sono andati persi quest'anno, anche in territori dove l'impiego deriva spesso da un unico datore, Golob ha spostato l'attenzione sulla buona salute dell'economia, citato la presidente della Banca centrale europea Lagarde, e rivendicato gli investimenti degli ultimi due anni in innovazione e digitalizzazione, creando un numero di nuovi posti di lavoro superiore a quelli persi. Ma la contingenza dei licenziamenti rimane aperta, così come la pressione politica che continua a crescere, dopo l'annullamento del referendum. L'autunno è iniziato da poco, ma sembra l'inverno sembra già bussare alla porta.

Valerio Fabbri

Foto: DZ/Matija Sušnik
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