La sessione ordinaria di gennaio è iniziata con un minuto di silenzio in omaggio ai tre minatori che hanno tragicamente perso la vita nell'incidente verificatosi nel giacimento di carbone di Velenje lo scorso lunedì. Dopo il discorso della presidente dell'Assemblea Nazionale, Urška Klakočar Zupančič, è stato osservato un ulteriore minuto di silenzio in occasione della Giornata internazionale della memoria delle vittime dell'Olocausto. Successivamente, hanno preso il via le consuete domande al premier Robert Golob.
Alla domanda riguardante l'introduzione della nuova imposta sugli immobili, definita “inutile” dal deputato dell'NSI Vrtovec, che ha sottolineato come questa colpirà in particolare l’entroterra e “le persone che hanno ereditato una seconda casa”, Golob ha risposto che la normativa è ancora in fase di studio. Il governo, spinto dalla necessità di alleggerire il peso fiscale sui salari, dato che “gli stipendi sono troppo gravati dalle imposte da un lato, mentre la Slovenia raccoglie meno risorse tramite l'imposta sul patrimonio”, sta cercando soluzioni per trovare fonti alternative di sgravio fiscale per i redditi da lavoro, ha spiegato il premier. L’obiettivo, ha detto Golob, è quello di tassare ulteriormente coloro che possiedono due o più immobili disabitati.
Zvonko Černač del Partito Democratico ha sollevato invece preoccupazioni sul fatto che l’attuale governo stia attuando una massiccia politica di nomine politiche nelle aziende statali. Accuse che Golob ha respinto, sottolineando che l'elenco delle persone nominate ai posti dirigenziali dal governo di Janša è addirittura più lungo di quello evidenziato da Černač.
In merito alla questione dei costi elevati della rete, sollevata da Janez Žakelj dell’NSI, che ha accusato il governo di "ingannare i cittadini" sui nuovi oneri di rete, Golob ha annunciato che, a partire da marzo, inizierà la cosiddetta "bassa stagione", durante la quale non ci saranno aumenti dei prezzi. Inoltre, ha precisato che l'Agenzia per l'energia dovrà adeguare la propria metodologia entro novembre, quando tutte le misure straordinarie saranno scadute, affinché questa rispetti le linee guida strategiche fondamentali per il futuro energetico della Slovenia.

Dionizij Botter

Foto: BoBo/Žiga Živulović ml.
Foto: BoBo/Žiga Živulović ml.