L'Ave Maria cantata da Raiven, prossima rappresentante della Slovenia all'Eurovision Song Contest, è sicuramente il punto di maggiore pathos all'interno della 33.ma edizione del presepe vivente delle Grotte di Postumia. Un'ora e mezza di spettacolo capace di suscitare emozioni intense e riflessioni profonde, attraverso performance musicali e di danza, giochi di luce e rappresentazioni in costumi d'epoca, immersi nel patrimonio naturale senza tempo delle grotte.
"Ho ricevuto un bellissimo invito da parte degli organizzatori, che mi avevano ascoltato a Lubiana con le mie opere" spiega Ivan Defabiani. "Finalmente, dopo tanti anni, ho la possibilità di fare qualcosa di un po' diverso rispetto a ciò che sono solito fare - prosegue il tenore - quando mi hanno descritto il progetto, ho immediatamente capito che era una cosa molto bella, inoltre in queste grotte magnifiche, per cui ho accettato subito".
"In realtà, ho avuto modo di vedere la rappresentazione lo scorso anno, per cui avevo un'idea di cosa potesse essere, anche se devo dire che qualcosa è cambiato, per esempio i brani musicali, ma sicuramente in meglio: l'atmosfera delle grotte rende l'esperienza davvero emozionante, per cui sono sicuro che ci saranno affluenza e partecipazione molto sentite" conclude Defabiani. Gli italiani che partecipano alla performance sono due: assieme al tenore, c'è anche Marta Gargiulo, giovane artista di origini campane.
Antonio Saccone