"Nessuna discussione in merito a eventuali cambiamenti nel gruppo parlamentare". Lo ha dichiarato il capogruppo del Movimento Libertà, Borut Sajovic, al termine dell'incontro con il premier e leader del partito, Robert Golob.
A seguito dei cambiamenti intrapresi da Golob nella più ristretta squadra di governo, anche tra i principali collaboratori nell'ufficio del premier, se ne andrà ad esempio la capogabinetto Petra Škofic, oltre che nel Movimento Libertà, a fine mese lascerà l'incarico la segretaria generale Vesna Vukovič, sono circolate voci circa la possibile sostituzione dello stesso Sajovic; questi ha detto che si tratta di speculazioni, che il gruppo parlamentare resta unito, fedele alla coalizione e alla collaborazione con il governo. "Il mio non è un incarico onorario, ne' ministeriale, il mio compito è quello di fungere da collante, armonizzare, coordinare, quindi un ruolo prettamente lavorativo", ha chiarito Sajovic. Tra i punti affrontati le proposte di legge in cantiere o già in fase di procedura alla Camera di Stato. Si è parlato anche di referendum; questo martedì è stata inoltrata in Parlamento una proposta congiunta firmata dai deputati della maggioranza, ad eccezione della Sinistra, e dall'opposizione, per la consultazione referendaria sul secondo blocco della centrale nucleare di Krško. Sull'argomento il Movimento Libertà è unito, anche se il deputato Miroslav Gregorič ha ritirato la propria firma. Sajovic ha spiegato che lo ha fatto in quanto vorrebbe che i cittadini disponessero di maggiori particolari relativi al progetto prima di esprimersi sul quesito referendario. In ogni caso il gruppo parlamentare rimane fermamente legato all'accordo raggiunto con le altre forze politiche; "i cittadini vanno interpellati sulla questione dell'approvvigionamento energetico attraverso il secondo blocco della centrale nucleare, perché deve essere una decisione comune", ha affermato ancora Sajovic.
Delio Dessardo