"Una delle più grandi fusioni nel settore bancario in Slovenia ha dato vita a una banca solida con basi solide e una strategia orientata allo sviluppo", afferma la dirigenza dell'OTP Banka, il nuovo istituto di credito con sede a Lubiana. La decisone di procedere con l'operazione è stata presa in considerazione del ruolo della banca unita nel Gruppo OTP e del suo impatto sulla visibilità del marchio OTP in Slovenia e nella regione più ampia. Il presidente del Consiglio di amministrazione e amministratore delegato di OTP Bank, Sandor Csanyi, il gruppo bancario con sede a Budapest, ha sottolineato i vantaggi dell'operazione, considerata vantaggiosa per entrambi. A guidarla e stato John Denhof, presidente del Consiglio di amministrazione di Nova KBM, mentre l'amministratore delegato di SKB, Anita Stojčevska, fa da vice. Il bilancio totale a disposizione della nuova banca è di circa 15 miliardi di euro. I preparativi per l’operazione sono durati complessivamente 18 mesi; “il passaggio dei sistemi informatici si è svolto senza problemi e nei tempi e modalità previsti, ha dichiarato il responsabile dell’OTP, Csanyi, aggiungendo che “uno degli eventi più importanti del gruppo ungherese è stato quello di diventare uno dei principali operatori in Slovenia”. Soddisfatto dell’operazione conclusa con successo pure l’Amministratore delegato della OTP, John Denhof il quale ha detto che ora si procederà con il consolidamento del ruolo della Banca in Slovenia e nella regione. Ad aumentare ora è soprattutto il numero dei sportelli bancari, filiali, servizi automatizzati e quelli postali, saranno presenti in 900 punti diversi, un aumento del 6 per cento per gli utenti della Nova KBM , mentre di un significativo 600 per cento per quelli della ex-SKB. L’operazione secondo l’ex governatore della Banca centrale Mitja Gaspari “si tratta del consolidamento di un duopolio nel mercato bancario a vantaggio delle dirigenze più che dei clienti”; secondo l’economista Igor Masten invece la fusione effettuata dagli ungheresi non rappresenterebbe alcun rischio in termini di sicurezza per i meccanismi di controllo che l’Eurosistema attua.
Dionizij Botter