Il parlamentare della minoranza ungherese ha ribadito l'incostituzionalità delle nuove carte d'identità. Già in passato, insieme al collega italiano Felice Ziza, aveva sollevato la questione chiedendo il ritorno alla prassi precedente, che prevedeva l’inserimento delle lingue slovena, italiana o ungherese, e infine inglese, con la stessa dimensione e carattere. Tuttavia, dal 2022, l'inglese è stato collocato al secondo posto, una scelta che ha invalidato l'ufficialità e la pariteticità delle lingue minoritarie rispetto allo sloveno.
“I cambiamenti introdotti dal Ministero rappresentano una chiara violazione del principio di pariteticità linguistica garantito dalla Costituzione e dalle normative interne,” avevano sottolineato entrambi i deputati. Tuttavia, nonostante le promesse iniziali da parte del Ministro Poklukar, che aveva dichiarato che le richieste sarebbero state accolte, questi ha successivamente dichiarato che l'operazione richiederebbe uno sforzo economico considerevole, stimato in 15 milioni di euro.
Il compito dei deputati delle comunità nazionali è proteggere i diritti linguistici, indipendentemente dalle implicazioni finanziarie per lo Stato,” ha dichiarato Horvath. “Comprendiamo che si tratta di una cifra elevata, ma non siamo stati noi a commettere questi errori. Il progetto non è stato inviato alle due Can per un parere, come invece era prassi in passato. L'errore è stato commesso da qualcuno al Ministero, e per questo motivo insisteremo su questa questione fino alla fine,” ha aggiunto il deputato ungherese.
Inoltre, Horvath ha fatto il punto sulla situazione del 2024, affrontando anche il problema del traffico al valico di confine di Lendava, dove, soprattutto in estate, si verificano frequenti ingorghi a causa dei controlli. Per migliorare la situazione, il parlamentare ha proposto l'istituzione di corsie separate per i residenti della Slovenia e dell'Ungheria, con l’obiettivo di ridurre i tempi di attesa e garantire una maggiore fluidità nel transito.

Dionizij Botter

Foto: BoBo/Žiga Živulović ml.
Foto: BoBo/Žiga Živulović ml.