Foto: EPA
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La ricerca, basata su un ampio campione di studenti (1.207) del secondo anno di scuola superiore, ha evidenziato come il fenomeno stia assumendo proporzioni sempre più preoccupanti, con un significativo aumento rispetto ai dati degli anni precedenti. In particolare, è emerso un notevole incremento nell'utilizzo di nuove forme di prodotti del tabacco, come le sigarette elettroniche, i prodotti da fumo riscaldato e i sacchetti di nicotina con una grande varietà di aromi e gusti. Tali prodotti, caratterizzati da un elevato contenuto di questa sostanza e da un design della confezione spesso accattivante, si stanno diffondendo rapidamente tra i giovani, soppiantando in parte le tradizionali sigarette. L'analisi dei dati ha messo in luce significative differenze di genere nei modelli di consumo: mentre le ragazze mostrano una maggiore propensione verso le sigarette elettroniche e le tradizionali, i ragazzi prediligono i prodotti da fumo senza combustione. Tuttavia, è emerso un dato allarmante: le ragazze superano i ragazzi in termini di consumo complessivo di prodotti, con implicazioni particolarmente pericolose per la salute riproduttiva. La facilità di accesso al tabacco, sia in termini di disponibilità che di costo, rappresenta un ulteriore fattore di rischio. Il settore, attraverso sofisticate strategie di marketing, è riuscito a penetrare nel mondo giovanile, sfruttando i canali di comunicazione più frequentati. Inoltre, la mancanza di controlli efficaci nei punti vendita consente ai minori di acquistare facilmente questi prodotti, nonostante le normative vigenti. Le ripercussioni di tale fenomeno sono notevolmente gravi e variegati, includendo un aumentato rischio di sviluppare tumori e di compromettere lo sviluppo cerebrale. La famiglia, la scuola e le campagne di prevenzione sono, secondo gli esperti, pilastri fondamentali per combattere il problema del fumo tra i più giovani.

Alessia Mitar