Questa decisione segue la sentenza della Corte costituzionale che ha valutato come incostituzionali diverse parti della legge sul sistema salariale del pubblico impiego che disciplinano le paghe dei giudici. Queste sono stata valutate come troppo basse e lesive del principio di autonomia e divisione dei poteri. “Prendo atto con soddisfazione che l'accordo è stato riconosciuto e confermato e che anche il governo ha riconosciuto l'importanza della magistratura e l'indipendenza della magistratura", ha detto la Ministra sottolineando che già a gennaio l’esecutivo aveva proposto un aggiunta di 600 euro per i giudici e che aveva valutato come incostituzionale la situazione che si è venuta creare con “retribuzioni inferiori ai restanti rami dell’esecutivo come all’aumento delle retribuzioni nel settore pubblico in generale” ha detto la Ministra. Soddisfatti pure i rappresentanti della magistratura, Helena Miklavčič, segretaria generale della Corte Suprema ha detto che i giudici valutano l’odierno gesto del governo come il primo passo nella direzione giusta per eliminare le irregolarità “poste all’attenzione da oltre 15 anni”. “Il governo ha dimostrato di comprendere la situazione” ha detto la Miklavčič. Vesna Bergant Rakočević, Presidente dell’Associazione dei giudici di Slovenia, ha detto che ora si attende che il governo metta in pratica in tempo prescritto dalla legge la decisone presa dalla Corte costituzionale “sperando che la questione delle retribuzioni dei giudici per il momento sia chiusa e tolta dall’agenda dell’attuale esecutivo”. Intervenuta pure la Presidente della Camera, Urška Klakočar Zupančič la quale si è detta soddisfatta di essere arrivati al punto nel quale “manca poco per finalizzare l’accordo tra i poteri esecutivo e giudiziario sul nodo delle retribuzioni”. “Il reddito di un giudice deve essere tale da tutelarlo di fronte alle pressioni, detto in parole povere un giudice sottopagato è più corruttibile” ha detto la Klakočar Zupančič augurandosi che le incostituzionalità vengano eliminate entro i termini prescritti dalla legge. “In Slovenia i giudici vengono tuttora eletti dalla camera, è un anomalia che va abolita” ha inoltre posto all’attenzione la Presidente della Camera.
Dionizij Botter