Foto: Zajem zaslona
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Il Governo nei suoi primi 100 giorni ha detto Golob ha dimostrato che un dialogo rispettoso può cambiare la cultura politica, che si può lavorare in maniera differente, agli antipodi rispetto al passato, senza divisioni o creando crisi dove non ci sono, senza anteporre gli interessi della politica davanti a quelli della gente comune. Il rispetto è secondo Robert Golob il risultato cruciale di questi 100 giorni che ha valso la fiducia della gente, il sostegno all'esecutivo, lo dicono anche i sondaggi, è da record, ha sottolineato il primo ministro. Una squadra è vincente solo se unita e motivata, e lo è ancora di più quando trova sulla propria strada un avversario molto forte, ha continuato Golob, specificando che non si tratta nè di Janez Janša, nè degli SDS o dell'opposizione. Il nemico sono i cambiamenti climatici, gli incendi, la siccità , l'inflazione, il caro vita e il caro energia, contro i quali bisogna lottare in maniera compatta anche con l'aiuto dell'opposizione, ci attende un periodo molto duro, un inverno che in Europa non abbiamo ancora visto, ha proseguito Golob. Il nemico è anche la corruzione nel sistema sanitario, il covid 19, faremo di tutto per mantenere la società aperta e difendere le categorie più vulnerabili, ha proseguito annunciando tolleranza zero nei confonti dell'uso del linguaggio d'odio. Si andrà avanti con la riforma delle legge sul Governo, attualmente bloccata dalla raccolta di firme per il rederendum proposto dall'opposizione alla pari di quelli sulla RTV Slovenia e sull'assistenza a lungo termine. Il Governo ha inoltre sottolineato il suo impegno in politica estera. Viene seguito con attenzione e preoccupazione l'evolversi della situazione in Italia dove si preannuncia una vittoria dell'estrema destra alle prossime elezioni politiche, il nostro contributo lo abbiamo dato, facendo pulizia a casa nostra, ha detto Golob. Centrale il ruolo della Slovenia anche nel processo di integrazione europeo dei Balcani Occidentali. Verrà tolto il filo spinato lungo il confien con la Croazia ha detto il capo diplomazia Tanja Fajon, nei confornti di Zagabria, ha proseguito, restano in piedo l'arbitrato, l'implementazione e anche Schengen. (ld)

Dialogo, stabilità e fiducia i pilasti del Governo nei primi cento giorni di lavoro. La coalizione di maggioranza si definisce solida, coordinata e pronta a rispondere alle sfide rappresentate dalla crisi del gas e dal caro energia. I prossimi autunno e inverno sarano tra i più duri ma siamo all'altezza delle aspettative di chi ci ha votato, perchè siamo qui per il bene della gente, ha detto il primo ministro Robert Golob. Da subito l'esecutivo ha messo in campo una serie di interventi per calmierare i prezzi della corrente elettrica e del gas, misure per ridurre i consumi, 3 leggi per fronteggiare la crisi energetica, più investimenti per le rinnovabili, ha detto il ministro delle infrastrutture Bojan Kumer. In campo sociale il ministro del lavoro Luka Mesec ha annunciato sostegni economici per le categorie più disagiate, sono a richio povertà 63 mila nuclei familiari ovvero 116 mila cittadini, in arrivo un bonus sociale anche per le imprese particolarmente colpite dal caro energia.
Il ministro della salute Danijel Bešič Loredan ha sottolineanto l'urgenza di riformare il sistema sanitario nazionale, una sanità accessibile a tutti indifferentemente dallo status sociale dei singoli, accorciare le liste di attese, rafforzare la medicina di base, digitalizzare il sistema sanitario come unico modo per renderlo più trasparente, ha continuato il ministro che ha ribadito che è pronto il piano per fronteggiare nel modo migliore il covid nel prossimo inverno, prima di tutto dobbiamo pensare ai più fragili, agli anziani nelle RSA, ha concluso Bešič Loredan.
Dopo la presentazione dei singoli ministri il giornalista Marcel Stefančič ha condotto un'intervista a tre con il premier golob e i vicepremier Tanja Fajon e Luka Mesec. Nessuno dei 3 partiti della coalizione di maggioranza ha espresso per il momento un candidato presidenziale, c'è ancora tempo hanno ribadito all'unisono, anche se Golob si è detto dispiaciuto che la candidata di Movimento libertà Marta Kos abbia rinunciato alla candidatura.
(ld)