I lavoratori transfrontalieri ed anche gli studenti provenienti da oltre confine a partire da domani dovranno presentare all’entrata del paese un test PCR negativo o un test rapido antigenico per non incorrere nella quarantena obbligatoria. Le stesse misure varranno per tutti coloro che dovranno fornire assistenza a familiari o anziani; ricongiungersi con figli o genitori; essere sottoposti a cure sanitarie o fare lavori di manutenzione in proprietà all’estero anche se sconfineranno solo per 12 ore.
Tra le eccezioni ancora in essere oltre a autotrasportatori, autisti e passeggeri in transito e alcune categorie appartenenti a settori strategici potranno sconfinare per un massimo di 8 ore senza test solo i proprietari di terreni agricoli che si trovano vicino alla linea di frontiera.
Il test PCR dovrà essere eseguito in uno Stato membro dell'UE o in uno dell'area Schengen o presso operatori certificati in paesi terzi, e non dovrà essere più vecchio di sette giorni. Lo stesso criterio varrà anche per il test rapido dell'antigene.
Un’iniziativa, quella slovena, che riprende le misure in vigore dalla prossima settimana anche nella vicina Austria e che creerà non pochi problemi a coloro che vivono nelle aree di contatto, dove il transito dentro e fuori il confine coinvolge quotidianamente migliaia di persone.
Barbara Costamagna