Vetrine di nuovo illuminate, stamane, per molti negozi ed esercizi del centro. Fra le riaperture più attese i barbieri, dove già di buon mattino si sono formate piccole code
di clienti pazientemente in attesa all'esterno per sistemarsi il taglio dopo il lungo stop.
Molti i capodistriani che hanno voluto riassaporare il piacere di buon caffè: subito occupati i tavolini - naturalmente debitamente distanziati - di bar e pasticcerie che dispongono di spazi all'aperto. Anche chi fa ristorazione, potendo contare su un plateatico, da oggi può ripartire. Ma con la capienza ridotta e molti habitué che stanno lavorando da casa non sarà facile, ci dice un esercente, preoccupato per i conti che vanno comunque pagati e nessun aiuto arrivato finora dallo Stato.
C'è chi, in questo periodo di Covid-19, almeno non ha dovuto sostenere la spesa dell'affitto: è il caso di un orologiaio, locali di proprietà del Comune, che in tempo di pandemia ha sospeso il pagamento del canone. La pausa è stata lunga, e speriamo di poter recuperare, osserva il titolare, dispenser igienizzante per le mani sul banco e mascherina d'ordinanza. Ma vedo che la gente ha paura, aggiunge, quando incrocia qualcuno per strada si scosta, e ne abbiamo anche noi.
Proviamo a capire che aria tira in un centro estetico. Purtroppo le clienti latitano, anche se ci siamo fatti pubblicità in vista della riapertura, spiega la titolare. Sarà la paura del contagio, dice, o il fatto che adesso girano meno soldi.
Atmosfera più distesa in un vicino negozio di calzature: qui hanno cominciato a lavorare bene fin dalle 8. Siamo molto contenti di riaprire, dichiara sorridente la commessa. Anche nell'attigua merceria, appena alzata la serranda, c'era già chi acquistava fili e bottoni.
Quel che si coglie, alla fine, è una grande voglia di normalità da parte di tutti. Speriamo bene.
Ornella Rossetto