Il direttore generale di RTV Slovenia Igor Kadunc in una lettera alla nostra redazione, che di seguito pubblichiamo nella versione integrale, nella traduzione autorizzata, risponde alle accuse fattegli dal rappresentante della comunità nazionale italiana nel Consiglio di programma David Runco. Nelle dichiarazioni rilasciate alla nostra emittente all'indomani del mancato esonero del direttore generale, Runco si era espresso a favore della sfiducia criticando pesantemente alcune affermazioni di Kadunc contro i programmi italiani. (il link del servizio)
"Spettabile sig. Runco,
smentisco categoricamente di aver mai condotto una qualsivoglia offensiva nei confronti del programma italiano, come da lei sostenuto. Non so nemmeno dove lei abbia percepito l'esistenza di una "nuova offensiva". Perché non indica a cosa si riferisce il suo titolo "bombastico"? Semplicemente anche le dichiarazioni che sarebbero all'origine di questa mia reazione, non ci stanno.
Ma andiamo per ordine:
Mai e poi mai mi sono espresso in maniera negativa sui programmi italiani. Al contrario, ho elogiato diverse trasmissioni. Mi sono sempre trovato d'accordo con l'auspicio di prepararne una che, per esempio settimanalmente venisse proposta sottotitolata su TV Slovenia. L'unico motivo per cui ciò non è stato possibile, è dovuto a intoppi nelle traduzioni. Quando affermo che le trasmissioni per la comunità nazionale italiana non sono interessanti per il vasto pubblico sloveno, non si tratta di una sentenza valutativa, bensì di semplici numeri, che parlano da soli. Fino alla fine del 2019 disponevamo di dati auditel molto precisi, precisamente della piattaforma TV Beat. Vuole che vengano resi pubblici?
Né la costituzione e nessuna convenzione definiscono l'ampiezza dei programmi delle nazionalità. Non lo stabilisce neppure la legge sulla RTV. Non avendo mai fatto promesse sull'ampiezza dei programmi; ne consegue che non le ho disilluse. Non ho mai dichiarato che i programmi italiani radiofonici e televisivi sopravvivono grazie a un "contributo di solidarietà". Ho detto forte e chiaro che i fondatori di RTV Slovenia e lo stato come garante dei diritti delle minoranze dovranno decidere se sarà possibile assicurare anche in futuro l'attuale sistema di copertura dei costi dei programmi per le nazionalità. La situazione è quella che è e lei dovrebbe esserne a conoscenza. È un dato di fatto che nel 2019 i programmi italiani hanno significato circa 8 milioni di euro di uscite. Gli introiti per la copertura di queste spese sono stati pari a un milione di euro da parte dell'Ufficio governativo per le nazionalità, oltre a ciò, hanno ottenuto ulteriori 251 mila euro da propri mezzi i sostenitori e, purtroppo soltanto 11 mila euro alla voce pubblicità. Quindi, da dove proviene la differenza di 6,7 milioni di euro? Possiamo dire senza ombra di dubbio che vengono coperti in maniera solidale dai cittadini di tutta la Slovenia attraverso il canone RTV. Realizzate il programma per loro? Guardano il vostro programma? Come detto, conosciamo i dati Auditel e sappiamo cosa guardano. Dunque, lei signor Runco come definirebbe l'assicurazione dei mezzi dai contribuenti attraverso il canone RTV, per un programma italiano che non guardano, né ascoltano? Ciò non significa che io pensi che con ciò qualcosa non sia giusto e che non siate giustificati ad ottenere mezzi sufficienti per programmi adeguati alla comunità nazionale. Già lo scorso anno avevo detto molto chiaramente alla Commissione per la nazionalità che lo Stato, non avendo RTV Slovenia mezzi a sufficienza per realizzare altri compiti definiti dalla legge, dovrà decidere, assicurare i mezzi per la copertura dei vostri programmi aumentando i mezzi di bilancio oppure mantenendo l'attuale sistema di solidarietà, garantendo il denaro necessario con l'aumento del canone RTV. Lei sa che per esempio lo Stato italiano destina dal bilancio per il programma sloveno della RAI a Trieste (se non sbaglio ha 47 dipendenti), buoni 10 milioni di euro. Perché allora, prendendo esempio dall'Italia, anche da noi lo Stato non garantisce fondi aggiuntivi incrementando il cofinanziamento dei programmi delle nazionalità? Finora con quanto detto non c'è stato nulla di sbagliato. Per voi, una modifica nel metodo, non comporterebbe nessun cambiamento. Anche i dettagli sono importanti, se non corrispondono alla verità. Purtroppo, non avete mai dimostrato quanti spettatori ha portato la trasmissione dei programmi tramite il satellite HOT Bird, in modo da poter giudicare se il proseguimento delle trasmissioni giustificasse questi alti costi.
Lei sa che ci è costato quasi quanto tre programmi di TV Slovenia sui 16 gradi est. E lei sa che l'intero ammontare promesso dall'Unione italiana per il cofinanziamento non si è visto. Chi ha coperto questa differenza con il cofinanziamento dello stato? Per tale motivo è inaccettabile , che lei mi rinfacci di non essere stato d'accordo con la firma del nuovo contratto per la trasmissione via satellite. Non sono stato proprio ad aver concordato e sollecitato come forma alternativa, affinché voi iniziaste a trasmettere via cavo anche per la comunità nazionale italiana in Croazia? Qui siamo riusciti a trovare una soluzione, in quanto avete addirittura ottenuto la trasmissione via satellite. In breve, vi ho indicato la combinazione vincente! Eravate in parecchi nella grande sala riunioni da noi, addirittura a ringraziare me e i miei collaboratori! E ora lei, signor Runco, afferma che anche per questo motivo ha votato per il mio esonero? Mi dispiace di aver dovuto scrivere questo!
Le sa anche bene che quasi sicuramente il Consiglio di programma nella precedente composizione non avrebbe approvato le modifiche allo statuto da lei proposte. Non si è mai consultato con me su cosa sarebbe possibile ovvero urgentemente necessario. Per tale motivo respingo in toto anche questo appunto.
Naturalmente entrambi sappiamo che non si trattava di un avvertimento a chicchessia! Si trattava di rimpiazzare ME, come direttore generale. Come può vedere da quanto scritto ora e da quanto scritto già prima dai promotori del mio esonero, lei non aveva assolutamente nessuna base fondata.
In conclusione, mi attendo che lei indichi concretamente quando e dove ho dichiarato o scritto per attribuirmi quanto da lei affermato, cioè che "vi vedrei come programma inutile, superfluo e di terza categoria"! Quando e dove?
Personalmente posso affermare in maniera argomentata di aver difeso molte volte dagli attacchi la problematica dei vostri quadri e finanziamenti. E lei sa che ho dovuto difenderla, in quanto la comprensione soprattutto per l'ampiezza dei programmi TV, in gran parte risalente ai tempi in cui TV Capodistria era in sostanza una stazione commerciale e non della nazionalità, non era grande nemmeno in seno al Consiglio di programma.
Mi può dimostrare quale minoranza nazionale in Europa dispone di simili opportunità in materia di funzionamento e ampiezza dei programmi? Conosciamo diversi programmi delle minoranze nazionali e potremo quindi fare tranquillamente un confronto.
Ancora più triste è il fatto di aver avuto la sensazione, all'ultima riunione del vostro Comitato di programma per i programmi della comunità nazionale italiana, che si apprezzino il mio impegno e il mio sostegno dati ai vostri programmi.
Naturalmente intuisco cosa abbia pesato sulla sua decisione. Diciamo che il mercanteggiamento politico descrive in maniera sufficiente il probabile motivo della sua decisione. Non volendo danneggiare la vostra minoranza, per il momento terrò per me i particolari.
Credo altresì che gli appartenenti alla comunità nazionale, con i quali ho avuto l'onore e il piacere di collaborare, sappiano, che nessuna delle affermazioni da lei esposte, è in grado di sostenere un serio giudizio. Pertanto, interpreto questa sua esternazione come un'infelice giustificazione di qualche sua azione."
Igor Kadunc
Direttore generale RTV Slovenia