Alla presentazione della futura compagine governativa si sono detti molto soddisfatti del lavoro svolto, sarà un Governo forte e stabile, di esperienza ma anche votato all'innovazione, che intende rafforzare le politiche climatiche, la solidarietà intergenerazionale, la digitalizzazione e lo sviluppo regionale, ha detto Golob che ha annunciato che i ministeri saranno in tutto 20, di cui uno senza portafoglio, 13 in quota Movimento Libertà, 4 assegnati ai socialdemocratici e 4 a Sinistra.
3 i dicasteri neocostituiti, per il futuro solidale che sarà guidato da Luka Mesec, per il clima e l'energia coordinato da Bojan Kumer e per l'istruzione superiore alla cui guida che è stato affidato a Igor Papič.
Per quanto riguarda gli altri nomi: ministro degli esteri Tanja Fajon, degli interni Tatjana Bobnar, finanze Klemen Boštjančič, per la scuola Amalija Žakelj, alla giustizia Dominika Švarc Pipan, all'economia, sport e turismo Matjaž Han, per le risorse naturali Uroš Brežan, per la pubblica amministrazione Sanja Ajanović Hovnik. Hanno ottenuto degli incarichi ministeriali anche Marjan Šarec e Alenka Bratušek, rimasti fuori dal Parlamento, al primo è stato affidato il ministero della difesa, alla seconda le infrastrutture. A guidare il ministero della salute ci sarà Danijel Bešič Loredan, che assieme a Tanja Fajon e Luka Mesec, saranno i 3 vicepremier. Il dicastero senza portafoglio sarà quello per gli sloveni nel mondo, assegnato a Matej Arčon.
Usciranno dalle fila di Movimento Libertà i ministri per l'agricoltura e per la digitalizzazione, i socialdemocratici devono decidere il nome per il responsabile per la coesione e lo sviluppo regionale, mentre Levica Sinistra i ministeri per la cultura e per il lavoro, la famiglia e gli affari sociali.
Lara Drčič