Il governo di Lubiana ha ridotto a sette il numero delle eccezioni per l'entrata in Slovenia da paesi sulla lista rossa ad alto rischio epidemiologico, senza dover rimanere in quarantena o presentare un test negativo per il Covid-19. Da domani inoltre l'esecutivo abolirà le liste dei paesi verdi e arancioni, perché non rappresentano un altro rischio.
Secondo l'Ufficio del governo per le comunicazioni, potranno entrare in Slovenia da uno dei paesi sulla lista rossa i lavoratori transfrontalieri, le persone che svolgono mansioni nel settore del trasporto internazionale, quelle che trasportano merci o persone da o verso la Slovenia nel traffico commerciale, poi le persone fisiche che viaggiano attraverso la Slovenia, i rappresentanti di organismi di sicurezza stranieri, le persone trasportate in Slovenia in ambulanza e il personale medico che le accompagna, nonché le persone con passaporto diplomatico.
Un'eccezione per l'ingresso in Slovenia senza quarantena rimane un risultato negativo del test del tampone (e non del test rapido) eseguito negli Stati membri dell'UE o nell'area Schengen nelle ultime 24 ore.
Il governo ha inoltre aggiornato la lista rossa dei paesi a rischio: da domani troviamo nell'elenco praticamente tutti gli stati europei, anche i quattro paesi confinanti con la Slovenia: Italia, Croazia, Austria e Ungheria. Fuori dalla lista soltanto alcune unità amministrative in Finlandia, Polonia, Francia, Portogallo, Grecia e Norvegia. Sulla lista rossa si trovano inoltre tutti i paesi dell'ex Jugoslavia.
L'esecutivo ha poi approvato alcune modifiche alle limitazioni degli spostamenti: da domani sera sarà nuovamente vietato lo spostamento tra i comuni per tutte le regioni statistiche. Si aggiunge alle eccezioni per lo spostamento tra i comuni anche l’attività sportiva individuale ed il movimento nell'ambiente naturale al di fuori dei centri abitati.
La modifica del decreto entrerà in vigore il 25 dicembre. Sarà comunque consentito l'attraversamento dei confini comunali e regionali tra oggi - giovedì - dalle ore 12 a domani - venerdì - fino alle 20. Se la situazione epidemiologica non peggiorerà, il provvedimento sarà valido anche per il 31 dicembre ed il primo gennaio. Rimane in vigore il coprifuoco notturno dalle 21 alle 6 del mattino.


E. P.

Foto: EPA
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