“Il nuovo documento non definisce con certezza dove verrà collocato il secondo blocco della centrale” ha precisato il Ministro per l'Ambiente e le fonti naturali, Uroš Brežan, ricordando che la strategia precedente risale al 2004 e permetteva solamente l’ampliamento di quella già esistente. “Il passaggio dal vecchio documento alla nuova strategia ci permetterà di poter lavorare sulla collocazione precisa del secondo blocco della centrale nucleare” ha detto Brežan. Le soluzioni contemplate dal documento vanno alla ricerca di soluzioni efficaci, sostenibili e innovative con l’introduzione graduale di un modello partecipativo della gestione dello spazio, ha spiegato il Capo dicastero. La segretaria di stato Lenka Kavčiča ha inoltre detto che il documento affronta pure le future sfide, tra le quali quella dell’utilizzo irrazionale dello spazio, gli insediamenti troppo dispersi, la riduzione della conservazione dell’ambiente e della biodiversità e gli effetti dei cambiamenti climatici. “Ora abbiamo finalmente a disposizione meccanismi concreti per fermare questi trend” ha detto la Kavčič. “L'attenzione si concentrerà su uno sviluppo più rapido e più intenso delle forme di trasporto pubblico di passeggeri sia all'interno di aree urbane più ampie che su percorsi più lunghi” ha spiegato Kavčič. Lenča Humerca Šolar del settore per lo sviluppo strategico del territorio ha ribadito che la strategia ha introdotto una nuova concezione di sviluppo in grado di inglobare i tre elementi, ovvero degli insediamenti, dell’infrastruttura pubblica e del paesaggio. Secondo il Ministro Brežan il problema principale consiste nei conflitti presenti nella pianificazione ambientale “Basterebbe rispettare gli impegni assunti e il rispetto dei documenti approvati per ridurre i conflitti e velocizzare le procedure degli atti” ha aggiunto Humerca Šolar.
Dionizij Botter