Con l'entrata in vigore, a inizio marzo, del ritiro dei consensi per il lavoro straordinario da parte di numerosi medici, in tutti gli ospedali della Slovenia sono state rispettate le linee guida del governo per organizzare il lavoro. Lo ha detto il ministro della Salute, Valentina Prevolnik Rupel, dopo l'incontro con i direttori degli ospedali. Il lavoro è stato organizzato in turni e con reperibilità da parte dei medici. "In questo modo finora non sono stati segnalati problemi", ha sottolineato.
I rappresentanti del Ministero della Salute e i direttori degli ospedali hanno concordato altri incontri, il primo intorno al 20 marzo. Nel frattempo, in caso di imprevisti, il Ministero sarà immediatamente informato di eventuali difficoltà.
Secondo il ministro Prevolnik Rupel inoltre, gli ospedali rispettano il decreto del governo sulla fornitura di servizi medici obbligatori durante lo sciopero, per il quale il Sindacato Fides ha presentato una richiesta di valutazione della costituzionalità. Il premier, Robert Golob, ha spiegato negli scorsi giorni che il governo sta preparando un provvedimento d'urgenza con le stesse misure, Prevolnik Rupel ha detto comunque che questo non comparirà all'ordine del giorno della seduta settimanale dell'esecutivo.
Golob, che ha partecipato ad una parte dell'incontro con i direttori degli ospedali, ha chiesto nuovamente al Fides di sospendere lo sciopero per il bene dei pazienti.
Valentina Prevolnik Rupel ha poi confermato che anche la parte governativa ha ricevuto la proposta di mediazione da parte della Camera degli avvocati della Slovenia nelle trattive con il Sindacato dei medici e dei dentisti, che il dicastero esaminerà. "La mediazione, se avrà luogo", ha detto ancora il ministro, "dovrà ovviamente svolgersi mentre lo sciopero sarà congelato".
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