I negoziati con i partner sociali sul testo della nuova riforma delle pensioni si svolgeranno secondo i nuovi accordi presi tra settembre e febbraio, ha detto il Ministro del lavoro Luka Mesec augurandosi di riuscire di centrare l’obiettivo che è quello di garantire delle pensioni soddisfacenti. Secondo il Ministro le soluzioni adottate dall’esecutivo rappresentano un ottimo spunto per le trattative con i partner sociali che avranno luogo all’interno del consiglio economico sociale. I negoziati partiranno con le proposte sul tavolo che restano quelle del pensionamento dopo 40 anni lavorativi, mentre il requisito dell’età pensionabile dal 2028 aumenterà progressivamente di due anni. “Se la società sta invecchiando e il numero dei pensionati sta aumentando più rapidamente del numero della popolazione attiva, le soluzioni sono o aumentare i contributi pensionistici, o aumentare il requisito dell'età, o ridurre le pensioni”. L'ultima opzione è completamente inaccettabile per me e non accetterei mai una cosa del genere” ha detto Mesec aggiungendo che le prime due opzioni, tuttavia, sono essenzialmente incluse nella proposta di riforma delle pensioni". Per quanto riguarda i contributi la proposta vuole equiparare il contributo versato dal datore di lavoro e il contributo versato dal lavoratore. “La Slovenia è uno dei pochi paesi in cui i datori di lavoro pagano quasi la metà dei contributi dei dipendenti” ha sottolineato Mesec ricordando che questo si attesta all'8,85 per cento, mentre il contributo dei dipendenti si attesta al 15,5 per cento. La proposta contempla inoltre soluzioni attraverso le quali i lavoratori anziani potrebbero svolgere altre mansioni meno oberanti.
Dionizij Botter