Foto: BoBo
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Il mese di settembre segna l’inizio di una nuova avventura educativa per migliaia di studenti, in particolare per quelli che varcano per la prima volta la soglia della scuola, che sia elementare o media superiore. Le aule fino a poche settimane fa erano silenziose, ma sono tornate a riempirsi di energia e vitalità. L’inizio di un nuovo anno scolastico non fa riferimento solo al ritorno allo studio, ma anche a un momento di crescita, scoperta e costruzione del futuro. L’importanza di un ambiente sicuro e accogliente, dove ogni studente possa sentirsi valorizzato e rispettato nelle sue diversità è stata evidenziata dalla Presidente della Repubblica Nataša Pirc Musar, che per l’inizio delle lezioni ha invitato tutti gli studenti a essere aperti al dialogo e al confronto, lanciando allo stesso tempo un appello alla comunità scolastica per contrastare ogni forma di violenza, promuovendo un clima di rispetto. Il ministro dell’Istruzione, Darjo Felda, dopo aver augurato a tutti gli studenti grande successo per l’inizio dell’anno scolastico, ha visitato la scuola elementare di Bled, elogiando gli insegnanti e tutti i dipendenti dell’istituto per il loro impegno e professionalità, ma soprattutto per la loro umanità, la quale permette di offrire un ambiente di apprendimento sicuro e stimolante. Ritorno in classe anche per gli istituti con lingua di insegnamento italiana di Capodistria, Isola e Pirano, dove le iscrizioni alle superiori hanno registrato un leggero aumento, mentre sono rimaste in linea con gli scorsi anni quelle delle elementari. In generale in Slovenia il numero di bambini che hanno iniziato la prima elementare è calato rispetto lo scorso anno, infatti sono 20.173 gli alunni che hanno varcato la soglia della scuola per la prima volta, numero che da diversi anni continua a diminuire.

B.Ž.