Le modifiche e le integrazioni all'accordo di sciopero sono state parafate il 10 gennaio dai rappresentanti del governo e del Sindacato Sviz. In cambio del posticipo delle date per il diritto a trattative separate e per l'inizio dell'eliminazione delle disparità salariali di circa 9 mesi, ovvero fino al 13 settembre, il Sviz otterrà un miglioramento del contenuto dell'accordo di sciopero. Lo si legge sul sito internet del Sindacato educazione, istruzione, scienza e cultura. Di conseguenza è stata posticipata anche la data dell'inizio del pagamento degli aumenti concordati per il settore, che slitta al 1o gennaio 2025. Questa volta però, la data è stata definita in modo molto chiaro e sarà applicata anche nel caso in cui il nuovo sistema salariale non venga stabilito, ha precisato il Sindacato.
Intanto, dopo la riunione del Comitato principale di sciopero, il Sindacato dei medici e dei dentisti ha fatto sapere che l'inasprimento dello sciopero, previsto per la prossima settimana, sarà gestito autonomamente dai singoli istituti sanitari pubblici. Il compito dei medici durante lo sciopero è soltanto quello di fare una prima visita ai pazienti secondo quanto previsto dal regolamento sui servizi minimi che devono essere effettuati durante lo sciopero.
Ana Lina Vodušek, del Comitato di sciopero, ha spiegato che l'indignazione nei confronti del governo è onnipresente, per questo motivo medici e dentisti inaspriranno lo sciopero di giorno in giorno. "Purtroppo i pazienti ne subiranno le conseguenze", ha detto, "ma il governo, che non ha rispettato gli accordi, dovrebbe assumersene la responsabilità".
Il Sindacato ha inoltre annunciato che durante lo sciopero i medici non sono tenuti a rilasciare certificati, come i fogli malattia, o mantenere aperte le liste per l'iscrizione a visite mediche, salvo eccezioni. L'Istituto di assicurazione sanitaria della Slovenia ha poi spiegato che i medici sono tenuti a garantire servizi urgenti per mantenere la sicurezza sociale dei pazienti, tra cui il trattamento dei pazienti allo scopo di far valere la propria assenza temporanea dal lavoro per malattia o infortunio. Il Fides ha quindi proposto a coloro che non riescono a ottenere i documenti necessari durante lo sciopero di chiedere al Ministero della Salute un certificato che attesti l’impossibilità di ottenere i documenti richiesti durante lo sciopero.
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