"Restate a casa se avete i sintomi del Covid", con questo messaggio ha preso il via oggi la conferenza stampa nella quale il segretario di stato al ministero della sanità Franc Vindišar ha presentato l'attuale stato degli ospedali, che si ritrovano ormai ad operare al limite delle loro capacità ricettive. La situazione è peggiorata dopo la ripresa della scuola con un'accellerazione in questo mese, raggiungendo ora quasi il numero di ricoveri registrato nei giorni peggiori della seconda ondata quando la Slovenia era stata colpita in modo più consistente dall'epidemia.
Verranno, quindi, attivati nuovi letti sia nei reparti ordinari sia nelle terapie intensive; dove, però, esiste il problema del personale, poichè ogni paziente deve essere seguito costantemente dai medici anestesisti e da almeno 5 infermiere al giorno e questo significa dover sottrarre personale ad altri reparti, rischiando di ridurre l'operatività anche in settori fondamentali come quello oncologico.
Un quadro che era stato confermato poco prima dal direttore della terapia intensiva della clinica universitaria di Lubiana Matjaž Jereb che aveva parlato di una forte crescita del numero di pazienti che necessitano di ricovero, ossigeno e cure nelle unità di terapia intensiva, ammettendo che le capacità sono ormai limitate. "Dobbiamo prenderci cura di un numero crescente di pazienti covid che sono malati acuti con difficoltà respiratorie e che necessitano, quindi, di cure immediate. Allo stesso tempo, però, bisogna continuare a seguire molti altri pazienti che hanno altre malattie” e la situazione rischia, a suo dire, rischia di diventare insostenibile. Pertanto Jereb ha esortato tutti a collaborare per la tenuta del sistema, invitando i non vaccinati a vaccinarsi contribuendo così anche loro a frenare l'epidemia e far tornare tutti a una vita normale.
Un invito ribadito anche da Vindišar, che non ha quindi presentato nuove misure per arginare la crescita dei contagi, come alcuni si aspettavano, ma ha solo rivolto ai cittadini le solite parole incentrate sulla responsabilità dei singoli nella lotta alla pandemia e sulla necessità di rispettare le misure antiCovid: mascherina, distanziamento ecc.
Anche in questa occasione non è stato confermato che sul tavolo del governo sia in discussione qualche ipotesi di lockdown nelle prossime settimane, smentendo le voci e le rivelazioni che stanno circolando in queste ore nel paese.
Barbara Costamagna