La ricerca internazionale che vede impegnato per la Slovenia l'Istituto per l'imprenditorialità e la gestione delle piccole imprese presso la Facoltà di Economia e Commercio dell'Università di Maribor, osserva che la pandemia, sebbene al momento stia volgendo al termine, ha ancora un forte impatto economico in tutto il mondo. I redditi delle famiglie, infatti, continuano a diminuire, con un effetto misto sull'imprenditorialità a livello globale, evidenzia il rapporto Global Entrepreneurship Monitor (GEM) di quest'anno. La pandemia globale, inoltre, ha avuto un effetto variabile sull'imprenditorialità in tutto il mondo. Sulla base di interviste con oltre 175.000 persone ed esperti provenienti da 51 economie, il rapporto tiene traccia della percentuale di adulti che stanno avviando o gestiscono una nuova attività, indicato come attività imprenditoriale totale nella fase iniziale o TEA. Tra le 38 economie che hanno partecipato alla ricerca GEM sia nel 2019, ossia prima della pandemia che nel 2022, 12 avevano un livello di TEA sostanzialmente più alto nel 2022 rispetto a prima della pandemia e 16 in cui i livelli di TEA sono diminuiti drasticamente. Nel frattempo, in 10 di quelle economie, il cambiamento è stato minimo. Da par suo la Slovenia sta gradualmente migliorando il suo ambiente imprenditoriale. Il miglioramento è dovuto alla facilità di accesso ai finanziamenti per le imprese, all'educazione all'imprenditorialità nelle scuole, a norme culturali e sociali più inclusive e ai programmi governativi per l'imprenditorialità, precisa l'indagine. Secondo Karin Širec, country manager dell'indagine per la Slovenia, il rapporto di quest'anno fornisce importanti indicazioni sulle dinamiche imprenditoriali globali e sui contesti nazionali che le sostengono. Tra le altre cose, evidenzia la necessità per i responsabili politici di definire e misurare attentamente le dinamiche imprenditoriali per promuovere efficacemente l'imprenditorialità ed incentivare la ripresa economica e lo sviluppo.
Corrado Cimador