A partire da oggi il Centro di ricerche scientifiche di Capodistria indossa una nuova veste che serrvirà per rilanciare studi, ricerche e condivisione degli stessi. L'inaugurazione formale della sede rinnovata è avvenuta nell'affollato foyer di palazzo Tiepolo Gravisi, con pareti che emanano freschezza dopo un restauro che ha restituito luce e vigore all'edificio comunemente chiamato Borilnica, per via dei duelli con la spada che avvenivavo, o casa ex nobile, per sottolineare il valore e l'importanza di questo elegante palazzo di architettura veneziana che, come ha spiegato la curatrice dei restauri, quando fu costruito godeva di una vista che arrivava fino al mare.
Una ristrutturazione durata oltre due anni e costata 2 milioni e 300 mila euro ha restituito quindi un edificio che, secondo gli auspici del direttore, Rado Pišot, sarà ora in grado di attirare con maggior forza non solo ricercatori, ma anche fondi per la ricerca. Secondo il ministro Papič questo è solo un inizio, non solo per l'istituzione capodistriana, ma anche per il lavoro che l'esecutivo ha disegnato. Solo con una visione strategica chiara è possibile realizzare investimenti nella ricerca e nelle infrastrutture necessarie per realizzarla, è l'opinione di Papič.
Al taglio del nastro è seguita una cerimonia di premiazione dei migliori ricercatori affiliati all'istituto e un accompagnamento musicale sulle note di "Volare", che è suonato come un auspicio, non solo come una performance artistica.
Valerio Fabbri