I danni materiali sono stati quantificati intorno ai 250 mila euro. Per fortuna nessuno è rimasto ferito, ma lo spavento è grande, e fra investigatori e magistratura serpeggia la preoccupazione che l'incendio nella casa di Almirj Kurspahić possa essere collegato con la sua attività giudiziaria come presidente del tribunale distrettuale di Brežice, la cittadina della Carniola Bianca poco distante dal confine con la Croazia, zona di transito dei migranti dove la questione sicurezza è sempre sul punto di ebollizione.
Nelle indagini svolte finora gli agenti di polizia hanno accertato che una o più persone hanno fatto irruzione nell'edificio costruito da poco, ma al momento nulla di più si sa.
Il ministero di Giustizia ha bollato l'attacco come atto di violenza inaccettabile nei confronti dello Stato di diritto perché i giudici garantiscono in maniera indipendente sicurezza, giustizia e protezione dei diritti di tutti i cittadini, motivo per cui non ci sarà alcuna tolleranza nei confronti della violenza. Il presidente della Corte Suprema, Miodrag Đorđević, ha detto che questo genere di azioni non devono trovare spazio in una società democratica. Solidarietà per Kurspahić è arrivata infine anche dall'Associazione dei giudici, inorridita e preoccupata per un episodio grave sul quale gli investigatori devono cercare di capire se si tratta di intimidazione, vendetta, o di un mero atto vandalico.
Valerio Fabbri