Foto: BoBo
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E' il populismo il rischio da tenere sotto controllo in questo 2025, soprattutto per affrontare difficoltà che non possono essere superate senza collaborazione, per la quale serve inclusione. Secondo Pirc Musar è questa la parola d'ordine da contrapporre alle sfide che la Slovenia e, più in generale, il nostro mondo dovranno affrontare nei mesi a venire. Alla presenza del primo ministro, Robert Golob, e di tutto il corpo diplomatico accreditato nel paese, la presidente ha detto con chiarezza che il 2025 sarà caratterizzato da una continua e crescente rivalità tra superpotenze. Dopo aver menzionato i conflitti in Ucraina e in Medio Oriente, Pirc Musar ha parlato anche dei nuovi attori che stanno entrando in modo decisivo nelle relazioni internazionali, ovvero individui facoltosi che possono acquistare spazi mediatici o addirittura sostenere direttamente determinate opzioni politiche in tutto il mondo. Chiaro il richiamo alla politica a stelle e strisce, nel mirino sia il presidente eletto, Donald Trump, che Elon Musk, sempre più un riferimento della destra mondiale e delle derive populistiche. Secondo la presidente, tutto ciò provoca disagio, incertezza e confusione, per questo il dovere della politica è di lavorare sull'inclusione, tanto nella regione quanto a livello globale. Evidente l'invito all'Europa di accelerare sull'allargamento, ma i conflitti evidenziati da Pirc Musar sono anche quelli per l'accesso a quelle risorse che, in caso di assenza, danno vita a sfide di sicurezza alimentare, oltre a quelle ambientale ed energetica. Nessuna soluzione facile all'orizzonte quindi, ma un invito all'Unione europea ripreso dal rapporto Draghi: ridare slancio al benessere che l'ha caratterizzata, mettendo in moto quello sviluppo tecnologico troppo a lungo bloccato.