Il Ministro per gli Sloveni nel Mondo, Matej Arčon, ha incontrato oggi a Lubiana l'Ambasciatore d'Italia Carlo Campanile per un'analisi congiunta delle sfide che l'eliminazione della radiodiffusione in onde medie RAI in Italia comporterà per le comunità che vivono sui due lati del confine italo-sloveno.
L'incontro è stata una risposta alla preoccupazione suscitata dalla minoranza slovena in Italia per l'annunciata cessazione delle trasmissioni radiofoniche in onda media da parte della RAI, un mezzo ideale anche per il bacino di utenza dei connazionali in Istria e Dalmazia. Arčon ha sottolineato che l'abolizione delle onde medie deve essere accompagnata da alternative adeguate che non indeboliscano l'accesso ai programmi radiofonici sloveni. Dello stesso avviso il presidente dell'Unione italiana, Maurizio Tremul, presente all'incontro, che ha sottolineato le difficoltà che incontrerebbero anche gli italiani delle minoranze sia in Slovenia che in Croazia. Condivisa da tutti i presenti poi la preoccupazione che la trasmissione via satellite o Internet rappresenta una soluzione parziale, non solo per il famigerato divario digitale fra le generazioni, ma anche perché non accessibile in mobilità.
Il confronto ha toccato anche le sfide legate alla convenzione tra la televisione di Stato e il governo italiano, che consente la trasmissione di programmi sloveni presso la sede regionale della RAI per il Friuli-Venezia Giulia, nonché la possibilità di rafforzare la cooperazione tra i due media nazionali nell'ambito del progetto di Capitale Europea della Cultura, che si terrà fra Nova Gorica e Gorizia nel 2025.
Valerio Fabbri