Si è svolto questa mattina un incontro operativo fra Golob e i massimi rappresentanti di Corte Suprema, Procura generale dello Stato, Consiglio della Magistratura, e degli altri organi giudiziari per determinare il cronoprogramma per l'attuazione della sentenza della Corte Costituzionale sull'adeguamento salariale per i giudici per garantirne l'indipendenza. La misura, adottata il giugno scorso, sarebbe dovuta entrare in vigore già a inizio anno, ma nulla era accaduto fino a poche settimane fa, anche a causa delle complicazioni politiche legate all'avvicendamento al ministero della Giustizia. Dopo essere stata confermata come Guardasigilli, Andreja Katič aveva indicato in questa situazione una delle più spinose nel sistema giudiziario. E pochi giorni fa aveva dichiarato, commentando le aspettative sull'incontro odierno, che un compromesso si sarebbe sicuramente trovato. Al termine della riunione, cui hanno partecipato, oltre a Katič, anche rappresentanti del Ministero della pubblica amministrazione, Golob non ha rilasciato alcuna dichiarazione, affidando a un breve comunicato la posizione dell'esecutivo. Secondo quanto si apprende, entro 14 giorni i rappresentanti della magistratura riceveranno una bozza della legge di intervento, che rappresenta solo un primo passo.
Secondo fonti non ufficiali l'attuazione è programmata prima della pausa dei lavori parlamentari. Quello che filtra, comunque, è che la soluzione proposta dal governo riguarda i giudici di primo grado e non i pubblici ministeri, che infatti proseguono le trattative. E' per questo che nel suo comunicato il governo ha parlato di soluzione sistemica e di lungo termine solo nel contesto più ampio della riorganizzazione del sistema salariale della pubblica amministrazione.
Valerio Fabbri