Il premier, Janez Janša, in un briefing a Brdo presso Kranj, ha mostrato ai giornalisti di Bruxelles un video che - secondo le sue parole - mostra la situazione dei media in Slovenia. Su Twitter i giornalisti hanno espresso indignazione e ritengono che questo sia stato uno dei momenti più insoliti nei percorsi giornalistici dei corrispondenti di Bruxelles all'inizio della presidenza del Consiglio dell'UE.
Si tratta del filmato che il primo ministro aveva voluto trasmettere già durante l'udienza del gruppo del Parlamento europeo per il monitoraggio del rispetto della democrazia. I giornalisti hanno scritto, tra le altre cose, che Janša probabilmente non otterrà l'effetto desiderato mostrando il video. Hanno inoltre avvertito che il primo ministro sloveno durante il briefing ha accusato gli eurodeputati di aver mentito. Janša ha poi detto ai giornalisti che stavano mostrando un'immagine unilaterale della libertà dei media, aggiungendo di sapere "chi sono le loro fonti".
I giornalisti hanno chiesto inoltre al primo ministro chiarimenti riguardo l'incidente con il vicepresidente esecutivo della Commissione europea, Frans Timmermans. A causa di una foto che ritrae due giudici sloveni assieme a due politici socialdemocratici, che Janša ha mostrato agli ospiti della Commissione in occasione della loro visita in Slovenia come segno di parzialità a livello politico della magistratura, Timmermans non ha voluto partecipare alla fotografia di gruppo, affermando di non poter salire sullo stesso palco con Janez Janša.
Il premier ha spiegato che la Slovenia non è una colonia o un membro di seconda classe dell'Ue: "Abbiamo offerto risposte sullo stato di diritto. Se la verità non ti piace, questo è un tuo problema", ha aggiunto.
E. P.