Dopo che tra il malumore trapelato dai partner del Kul, la coalizione di centrosinistra, Karl Erjavec ha annunciato che verrà fatto un altro tentativo per presentare la mozione di sfiducia costruttiva non appena tutti i firmatari della mozione potranno espletare il loro voto, a tenere banco ora è soprattutto la questione delle modifiche da apportare al regolamento della Camera per poter garantire la possibilità di espletare il voto a distanza, importante per le numerose defezioni in aula imputabili al covid19. Erjavec ha comunque fatto sapere che non attenderà la modifica del regolamento della Camera ma inoltrerà nuovamente la mozione di sfiducia non appena ci saranno le condizioni ottimali per farlo con la presenza dei firmatari della mozione. Il dibattito sul voto a distanza è sorta infatti dopo che la coalizione del centrosinistra Kul si è resa conto che a causa delle defezioni dovute al covid19 non avrebbe in alcun modo raggiunto i 46 voti necessari per sfiduciare Janša. Il voto segreto a distanza non viene consentito dal regolamento della Camera. E intanto a breve potrebbe essere inoltrata l’'interpellanza nei confronti del ministro del lavoro, Janez Cigler Kralj, messa a punto dalla Lista Šarec. Al momento è sicuro che verrà firmata anche dal partito Sinistra, oggi si saprà se qualche altra forza politica dell'opposizione contribuirà a sostenere l'interpellanza. Cigler Kralj è sotto accusa perché il governo ha erogato dei mezzi a un'associazione da lui fondata. Cigler Kralj si difende sostenendo di aver rinunciato alla direzione dell'associazione prima di accogliere la funzione di Ministro. È stato superato ogni limite” ha twittato Šarec ribadendo che è inammissibile che il Ministero finanzi un ente contrario alle vaccinazioni “il Ministro deve andarsene anche per le pessime condizioni nelle quali versano le case per gli anziani “ha detto Šarec. “L’ente diffonde idee retrograde e condivide una visone oscura del mondo” sono state invece le parole del deputato della Sinistra, Matej Vatovec, il quale ha invitato Cigler Kralj a rassegnare le dimissioni.
Dionizij Botter