L’Agenzia stampa nazionale STA ha pubblicato un’analisi curata da Lara Draškovič e Mojca Zorko le quali si cimentano in diverse ipotesi che hanno ad oggetto le prossime mosse politiche che ci attendono in autunno sulla scena politica nazionale. Come ormai noto ritornerà sulla scena “il veterano” Karl Erjavec il quale ha detto che la sua decisione e frutto delle richieste pervenute dall’economia e dagli stessi lettori i quali non vedrebbero alternative politiche degne sull’attuale scena. In questo momento è alla ricerca di potenziali interessati, politici di esperienza, ex funzionari “da solo non porterò avanti questo progetto, non sono interessato a costituire il partito di Karl Erjavec” ha detto l’ex leader del Desus, rivelando che una cerchia ristretta è stata già individuata. Sarebbe così atteso a novembre un Congresso della nuova formazione con l’obiettivo con l’obiettivo di costituire entro i primi mesi del prossimo anno un partito di centro che andrebbe a realizzare i valori del Partito Democratico Europeo. Uscito allo scoperto pure il Presidente del Consiglio di Stato, Marko Lotrič il quale ha detto di essere preoccupato dall’attuale situazione politica nel paese e ha sottolineato la necessità di un maggiore attivismo e impegno nel campo politico. "Ho formato un gruppo di persone che la pensano come me. Si tratta di miei colleghi di lunga data provenienti dal mondo dell'economia, sindaci ed esperti in vari settori", dice Lotrič. Il futuro politico dell’iniziativa verrà discusso in autunno, ha affermato. È invece tuttora avvolto in un alone di mistero il futuro dell’ex membro in vista del SDS, Anže Logar, tuttora membro del partito di Janez Janša ma che di fatto è stato posto ai margini dopo le sue ambizioni secessioniste. Prosegue con la sua piattaforma della collaborazione e non ha ancora svelato le sue intenzioni. Il Partito dei Popolari, SLS sta invece lavorando intensamente per superare la soglia per entrare nuovamente in parlamento. Non corre in questo momento buon sangue tra il capolista alle europee Peter Gregorčič e il Presidente del SLS Marko Balažič.
Dionizij Botter