La presidente della commissione europea, Ursula von der Leyen, ha scritto su Twitter che, come prima donna eletta alla massima carica istituzionale della Slovenia, Nataša Pirc Musar ha aperto la strada alle generazioni future. “Non vedo l'ora di lavorare con lei. Condividiamo l'obiettivo di un'Unione sempre più forte, democratica e resiliente". rileva la presidente dell'esecutivo comunitario. In una intervista a Radio Slovenia, Nataša Pirc Musar ha dichiarato che probabilmente il suo primo viaggio all'estero in veste di capo dello stato sarà una tournee nei paesi dei Balcani occidentali. Subito dopo l'elezione ha detto che la Slovenia ha ottenuto una presidente che crede nell'Unione Europea e nei valori democratici sui quali è fondata. Crede inoltre che tutti i paesi dei Balcani occidentali debbano trovare il loro posto nell'UE e la Slovenia sosterrà il loro ingresso. Di Balcani occidentali e degli effetti dell'aggressione russa sulla stabilità in questa parte d'Europa si parla oggi a Bruxelles, alla riunione dei ministri degli esteri dell'UE. Il prossimo sei dicembre si terrà in Albania un vertice UE-Balcani occidentali, per discutere dell'allargamento ai paesi dell'area. Lo scorso mese la commissione ha raccomandato la concessione alla Bosnia ed Erzegovina dello status di paese candidato all'adesione. Tra i principali sostenitori figura la Slovenia che si adopera affinché' lo status venga formalizzato già al vertice comunitario di dicembre. Al suo arrivo stamane a Bruxelles, la capo diplomazia slovena Tanja Fajon ha annunciato consultazioni regolari e costanti con la nuova presidente della repubblica, Nataša Pirc Musar. Si è detta convinta che nel campo della politica estera ci saranno sicuramente molte sfide comuni, da affrontare assieme. In veste di eurodeputata Tanja Fajon ha fatto tra l'altro parte della delegazione per i rapporti con la Bosnia ed Erzegovina e il Kosovo.
Delio Dessardo