Il rallentamento della crescita economica a fine 2018 in Slovenia è stato sensibilmente più contenuto rispetto alla media dell'Eurozona. E' quanto si rileva nel rapporto della Banca Centrale sull'andamento macroeconomico del paese. La domanda esterna ha registrato una flessione, di conseguenza ne hanno risentito le esportazioni, è però cresciuto il consumo interno. Un trend destinato a durare anche nel 2019, sottolinea l'istituto nazionale. Ad influire maggiormente sul rallentamento nell'Eurozona, /nell'ultimo trimestre 2018 crescita ridotta all'1,2 per cento/, fattori come le crescenti incertezze nell'interscambio internazionale. In Slovenia invece un ultimo trimestre con un piu' 4,1 per cento, crescita reale annuale del 4,5. La Banca Centrale avverte però che quest'ultimo dato beneficia ancora degli effetti dell'incremento del PIL registrato l'anno precedente. Rallentamento delle esportazioni, compensato come detto dalla domanda interna, frutto delle migliorate condizioni economiche e della fiducia delle famiglie nella ripresa degli investimenti. A conferma del positivo quadro generale, il calo della disoccupazione, praticamente costante, ad eccezione di mesi come gennaio, quando si iscrivono agli uffici di collocamento quanti avevano contratti a termine. Proprio ieri sono arrivati i dati per febbraio; una flessione del 2,5 per cento dei senza lavoro rispetto al mese precedente, del 5,8 rispetto ad un anno fa. Per quanto riguarda infine i conti pubblici, il 2019 si prospetta impegnativo, nonostante la manovra di bilancio preveda una ulteriore riduzione del debito pubblico e un utile per le casse dello stato.
Delio Dessardo