Questo governo è diverso dai precedenti? Quali impegni ha mantenuto e quali invece ha dimenticato? Per rispondere a queste domande l'iniziativa civica "Voce del popolo" ha dato appuntamento alla casa dello studente Tabor a Lubiana per presentare il primo rapporto di monitoraggio sull'attuazione degli impegni pre-elettorali. Un lavoro che, come hanno spiegato i promotori, ha preso il via poco meno di un anno fa, ben prima che si formasse l'esecutivo guidato da Robert Golob, quando le promesse elettorali erano scritte nero su bianco nei programmi elettorali. E proprio da lì, prima ancora che dall'accordo di maggioranza, che pure raccoglie numerose proposte delle organizzazioni non governative, prende il via il lavoro della "Voce del popolo", piattaforma di dialogo che rappresenta 109 realtà della società civile.
Durante un dibattito durato oltre due ore, coordinato da Jaša Jenull, che aveva animato le proteste delle biciclette contro il governo Janša, le diverse anime del movimento civico si sono alternate al microfono per richiamare l'attenzione sui principali temi dove si aspettano un maggior impegno da parte del governo.
Dalle politiche neoliberiste agli interessi delle lobby economiche, dal rispetto per l'ambiente alla difesa della cultura, dalla libertà dei media alla necessità dell'indipendenza dell'ente radio-televisivo pubblico, sono stati affrontati tutti i più importanti temi sui quali i promotori chiedono maggiore attenzione, pur consapevoli che in meno di un anno è difficile realizzare tutti gli impegni. Oltre che sulla riforma dell'ente radiotelevisivo, la sensibilità maggiore è stata registrata su una sanità pubblica accessibile e garantita per tutti, con l'ex ministro della Salute Dušan Keber che ha denunciato tentativi di privatizzazione tramite una legislazione troppo morbida con gli interessi delle assicurazioni private.
Fra il pubblico era presente anche il capogruppo in parlamento del partito Movimento Libertà, Borut Sajovic, intervenuto per sottolineare la vicinanza di vedute fra maggioranza e società civile, pur con qualche borbottio del pubblico.
Valerio Fabbri