L’istituzione della Commissione d’inchiesta, promossa da Nuova Slovenia, è stata appoggiata da tutti i partiti dell’arco parlamentare. L’obiettivo è quello di portare alla luce le presunte passate malversazioni attuate dai funzionari pubblici e la cattiva amministrazione che ha riguardato la vendita e gestione dei crediti deteriorati e dei beni immobili. Secondo l'Nsi il sospetto che la Dutb ha agito in violazione delle regole è reale. Non viene esclusa nemmeno la possibilità che siano stati commessi diversi reati, ha spiegato il deputato dell’Nsi, Jernej Vrtovec il quale sarà a capo dell’apposita commissione. Questa, spiega Vrtovec, avrà il compito di prendere in esame il periodo che va dal febbraio del 2009, data che coincide con le reazioni della Commissione Europea alla stessa istituzione della Bad Bank slovena. Tra gli obiettivi della Commissione vi sarà soprattutto l’analisi del passaggio dei crediti alla Bad bank, che hanno coinvolto numerose aziende che avevano in passato rateizzato gli obblighi accumulati. Tra gli obiettivi anche l’esamina dei procedimenti amministrativi interni e dei trasferimenti di denaro provenienti da fondi estero con sede in diverse oasi fiscali. Ad avvalorare questa tesi Vrhovec ha ripreso quanto ha gia’ detto la Corte dei Conti la quale ha definito inefficace il lavoro svolto dalla Dutb nel 2014 e 2015.
I deputati discuteranno inoltre sulla proposta inoltrata dal Partito Democratico e quello Nazionale sull’indizione di un referendum consultivo sul tema delle migrazioni. Secondo i proponenti questo argomento necessita del parere degli aventi diritto al voto, mentre il Ministro degli esteri Miro Cerar e i deputati della coalizione al governo reputano inutile la proposta referendaria. La proposta, già bocciata dal Comitato esteri, verrà messa al voto domani.

Dionizij Botter

Foto: DZ
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